Napoli-Roma vietata ai tifosi residenti nel Lazio. Con il Milan verso i 50mila
La sfida contro i rossoneri potrebbe rappresentare la seconda per numero di spettatori in questo campionato, alle spalle del derby del 18 novembre scorso
Verso i cinquantamila e oltre. Dopo esser rientrata dall'impegno in terra ucraina, la Roma è pronta ad ospitare il Milan nel posticipo domenicale della ventiseiesima giornata di Serie A. Una sfida di fondamentale importanza per mantenere il vantaggio sulle inseguitrici e, nel contempo, per allargare ulteriormente il divario con il club rossonero reduce da diversi risultati utili che l'hanno rilanciato nella corsa ad un posto in Europa. Nonostante la delusione figlia della sconfitta in campo europeo, i romanisti sono pronti a recarsi in massa presso lo Stadio Olimpico, dove come di consueto i cancelli verranno aperti oltre un'ora e mezza prima del fischio d'inizio. Restano a disposizione i tagliandi per le Tribune Tevere e Monte Mario, con i Distinti Nord aperti in seguito all'ottima risposta per quanto riguarda l'omonimo ma opposto settore che costeggia una Curva Sud esaurita in fase di abbonamenti e pronta a suonare la carica e orchestrare il tifo.
Una sfida quella con il Milan che potrebbe così rappresentare la seconda per numero di spettatori in questa stagione di Serie A, alle spalle del Derby dello scorso 18 novembre (55.775) e davanti Roma-Inter di inizio stagione (49.388). Da ricordare infine il blocco del traffico che caratterizzerà la giornata di domenica 25 febbraio, con il divieto nella fascia pomeridiana che scatterà alle 15.30 per terminare alle 19. Un orario anticipato proprio per permettere ai tanti tifosi di recarsi all'Olimpico con relativa comodità.
NAPOLI VIETATA
Da una cornice di pubblico delle grandi occasioni ad un'altra che, invece, simboleggerà ulteriormente una sconfitta per il massimo campionato italiano. Nella giornata di ieri infatti, attraverso un comunicato diramato sul sito ufficiale, il Napoli ha reso note le modalità di vendita in merito alla sfida con la Roma in programma sabato 3 marzo al San Paolo (ore 20.45). Ancora una volta, come preannunciato da molti, soltanto una piccola parte della tifoseria giallorossa potrà seguire la squadra. Nulla di nuovo considerando un divieto che si protrae da diversi anni, anche se bisognerebbe interrogarsi sulla diffusa assuefazione a determinati e non idonei modus operandi. Una ingiustizia, seppur ripetuta nel tempo, sempre ingiustizia rimane. In base alla determinazione numero 8 dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, riunitosi nella giornata di mercoledì prima del rinvio delle valutazioni finali al CASMS, sarà infatti vietata la vendita dei tagliandi a tutti i romanisti residenti nel Lazio.
Come già avvenuto per Udine, tanto per citare l'ultimo di una lunga serie di casi, ci si trova così di fronte ad una evidente discriminazione su base territoriale, figlia oltretutto di una generalizzazione che mai dovrebbe essere parametro di giudizio. La sfida è sicuramente connotata da profili di rischio, i quali però meriterebbero di essere affrontati piuttosto che aggirati con un semplice divieto erga omnes, o meglio nei confronti di determinati tifosi in base al luogo di residenza. Dai circa cinquantamila spettatori previsti per Roma-Milan alla "Napoli vietata": esempi evidenti di come a distanza di qualche giorno il calcio possa conoscere il sapore della vittoria e quello amaro della sconfitta. Perché un settore ospiti semivuoto non può esser altro che un profondo insuccesso.
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