Olsen e la difficile eredità di Alisson, ma l'inizio lascia ben sperare
I dati suoi portieri evidenziano ancora una volta l'importanza del brasiliano per la tenuta della passata stagiona ma lo svedese a Torino ha risposto presente
L'eredità di Alisson ha un peso che per proprietà tecniche, carisma ed esperienza lo svedese Robin Olsen, nuovo portiere della Roma, è in grado di reggere, anche supportato dall'enorme lavoro specifico sulla tecnica cui lo sottopone ogni giorno Savorani con lunghissime sedute sul campo in cui vengono analizzati centinaia di gesti tecnici che l'allenatore dei portieri della Roma corregge con meticolosa precisione. Ma certo riuscire a non far rimpiangere il brasiliano resta un'impresa difficilissima e lo sarebbe stato per chiunque.
A darne ulteriore conferma è il dato degli expected goal. Ogni tiro scoccato in una partita ha una certa probabilità di trasformarsi in rete e se questo serve ad anizzare la qualità di ogni conclusione di ogni squadra, di certo ha una sua incidenza (sul fatto che quel tiro si trasformi in rete) la bravura del portiere che a quella conclusione è chiamato ad opporsi. Così la classifica fornisce un dato quasi incredibile se lo si va ad analizzare. Le squadre sono state infatti ordinate secondo il dato degli xg subiti. Per capirci, dalla qualità dei tiri subiti dal Napoli (la squadra che ha evidentemente difeso meglio nella passata stagione) ci si doveva aspettare che Reina alla fine potesse raccogliere 27,3 gol e invece è capitato 29 volte. La differenza, in positivo, è di 1,7 gol. Il che mette il Napoli al decimo posto nella classifica delle squadre che hanno subito meno di quello che avrebbero meritato. L'ultimo posto in questo senso è dell'Udinese, visto che i suoi portieri (Bizzarri e Scuffet) hanno incassato 63 gol, ma dalla qualità dei tiri scoccati avrebbero dovuto prenderne 13,4 di meno.
E indovinate chi c'è al primo posto di questa classifica? La Roma, e quindi Alisson. Sì, perché le squadre che hanno affrontato i giallorossi hanno prodotto tiri che avrebbero dovuto scuotere le reti per quasi 38 volte e invece è successo 10 volte di meno. Il che significa che il suo portiere ha dato un contributo eccezionale al dato finale (seconda difesa meno battuta) e, contemporaneamente, che non è vero che la squadra abbia difeso così bene come il dato dei gol effettivamente subiti lasciava credere. Cinque squadre hanno fatto meglio, da questo punto di vista statistico: il Napoli (di San Maurizio Sarri), la Juventus (storicamente squadra molto attenta alla fase difensiva), ma anche Atalanta, Milan e Inter. Ora tocca a Olsen, insomma. Ed è già partito bene.Dopo la prima giornata ha già un differenziale a suo vantaggio di 0,6, tra le migliori performances di giornata.
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