Addio Res Roma, Scardicchio: "Si chiude una porta, si apre un portone": nasce la Roma femminile
Il commovente messaggio del responsabile ufficio stampa della Res Roma, la squadra di calcio femminile il cui titolo sportivo è stato acquisito dalla Roma per la Serie A 2018-19
Con questo messaggio sul sito ufficiale della Res Roma, storica squadra romana di calcio femminile, il responsabile dell'ufficio stampa Artemio Scardicchio annuncia la chiusura della Res e annuncia che "si chiude una porta e si apre un portone": il titolo sportivo della sua squadra è stato infatti acquisito dalla Roma, che avrà una squadra di calcio femminile nella Serie A 2018-19. Poco fa aveva parlato a riguardo anche il presidente della Roma Pallotta. Questo il messaggio di Scardicchio:
ADDIO RES ROMA...
Con il comunicato della Figc si chiude ufficialmente la storia della Res Roma. Per me si chiude un ciclo iniziato sette anni fa: premetto che per raccontare questi splendidi anni, e per rendere la giusta lode alle strepitose persone con cui ho avuto la fortuna e l'onore di lavorare, ci vorrebbe un libro intero (e lo farò... promesso!) ma qui, in questo spazio, cercherò di esser breve e coinciso.
Sette anni fa la Res Roma la conoscevano in pochi e personalmente non avevo mai sentito parlare di Fabio Melillo finché un giorno Roberta Antignozzi, mia amica e all'epoca giocatrice della Res, non me ne ha parlato dicendomi "fareste la coppia perfetta" Roberta è una persona intelligente ed esperta e le ho dato subito credito, incontrando Fabio: mi sono bastati pochi minuti per capire che il suo fuoco negli occhi avrebbe riscaldato il futuro di tutti noi.
Dopo un anno di collaborazione a distanza ho sentito che mi dovevo trasferire a Roma e ho detto a Fabio "Vengo per raggiungere due obiettivi: serie A ed ingresso nella tua amatissima A.S.Roma" Il primo obiettivo lo abbiamo raggiunto dopo meno un anno: il 3 marzo del 2013 eravamo già in A! E ci siamo sempre rimasti nonostante risorse economiche sempre più limitate e problemi di ogni genere: più di una volta Fabio mi ha guardato e detto "È dura... siamo messi male" e io gli ho sempre risposto... "ora tocca a te... i fuoriclasse risolvono le partite e tu lo sei!" E lui lo ha fatto... sempre... !
Il suo più grande merito è quello di saper entrare nella testa degli altri: non c'è nulla da fare, alla fine ti prende e lo segui... E come noi dirigenti anche e soprattutto le ragazze... E poi legge le partite come nessuno e sa trovare il ruolo giusto a tutte... quando mi disse che avrebbe messo Labate come terzino ( o Ciccotti in difesa) pensai che fosse pazzo... Ma ancora una volta aveva ragione lui!
Unico... e mitico!
E poi ci sono le ragazze! Altro che libro, qui ci vorrebbe un enciclopedia per parlare di loro... Tutte fantastiche, eccezionali, uniche, mitiche, bravissime... E se volete continuo! Ma meglio esser sintetici... Come si fa a parlare di Pipitone o Palombina in poche righe? E come posso mai descrivere il mio capitano? Lei è come Totti... signori scusate, scrivo libri ma non sono in grado di descrivere ai posteri due persone così... solo chi le vive può capire. Dio ha inventato loro due creando i più grandi capolavori, ma non ha dato a noi umani le parole per descriverli degnamente... È come quando osservi la bellezza dell'universo con un telescopio: come fai a descrivere la bellezza delle stelle? E Vanessa Nagni è la stella più brillante del firmamento !
In questi 7 anni grazie a Fabio Ilaria Claudia Stefano e Mauro ho vinto 8 SCUDETTI... 3 primavera e 5 salvezze impossibili che hanno il sapore di un tricolore... 7 anni che rivivrei mille volte... in compagnia di ogni ragazza che ha vestito la nostra maglia e di ogni loro genitore... perché se sei la Res sei contemporaneamente un club professionale ed una grande famiglia e anche i genitori diventano un perno fondamentale dell'ingranaggio...
Si lo so... ho detto tutto ma non ho detto nulla... Ma credetemi... questi 7 anni sono stati troppo belli x descriverli in poche righe...
Grazie a tutti e tutte...
ADDIO RES
BENVENUTA ROMA
Si chiude una porta... Si apre un portone...
ARTEMIO SCARDICCHIO
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