L'inchiesta nel dettaglio: tutti gli indagati dell'operazione "Rinascimento"
Nell'inchiesta ci sono 16 indagati, di cui 6 in carcere e 3 agli arresti domiciliari. Tra di essi Parnasi. Civita, Palozzi, Lanzalone e Ferrara
Si chiama "Rinascimento" l'inchiesta che ha portato questa mattina all'emissione di misure cautelari per 9 persone, di cui 6 in carcere e 3 ai domiciliari, per una serie di episodi di corruzione legati alla realizzazione del complesso dello stadio a Tor di Valle. Come ha descritto oggi il procuratore Paolo Ielo, sono stati utilizzati metodi di corruzione tradizionali, come le tangenti con fatture emesse per operazioni inesistenti, e nuovi, come le assunzioni e il conferimento di incarichi.
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Le persone in carcere
- Luca Parnasi, imprenditore e partner della Roma su Tor di Valle: violazione articolo 416 comma 1 e 2 C.P. (associazione a delinquere); articolo 110 e 346 bis C.P. (traffico di influenze illecite, in concorso); articolo 110 C.P. e 8 D.Lgs 74/2000 (emissione di fatture false, in concorso); articolo 7, comma 2 e 3, legge 195/74 (finanziamento illecito); articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
- Luca Caporilli, collaboratore di Parnasi: violazione articolo 416 comma 1 e 2 C.P. (associazione a delinquere); articolo 110 e 346 bis C.P. (traffico di influenze illecite, in concorso); articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
- Simone Contasta, collaboratore di Parnasi: violazione articolo 416 comma 1 e 2 C.P. (associazione a delinquere); articolo 110 e 346 bis C.P. (traffico di influenze illecite, in concorso); articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
- Giulio Mangosi, collaboratore di Parnasi: violazione articolo 416 comma 1 e 2 C.P. (associazione a delinquere); articolo 110 e 346 bis C.P. (traffico di influenze illecite, in concorso); articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
- Nabor Zaffiri, collaboratore di Parnasi: violazione articolo 416 comma 1 e 2 C.P. (associazione a delinquere); articolo 110 e 346 bis C.P. (traffico di influenze illecite, in concorso); articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
- Gianluca Talone, collaboratore di Parnasi: violazione articolo 416 comma 1 e 2 C.P. (associazione a delinquere); articolo 110 e 346 bis C.P. (traffico di influenze illecite, in concorso); articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
Agli arresti domiciliari
- Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia: violazione articolo 110 C.P. e 8 D.Lgs 74/2000 (emissione di fatture false, in concorso); articolo 7, comma 2 e 3, legge 195/74 (finanziamento illecito); articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
- Pier Michele Civita, ex assessore regionale del Partito Democratico: violazione articoli 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati)
- Luca Lanzalone, presidente di Acea e consulente per la giunta M5S sulla questione stadio: violazione articolo 110 e 319-321 C.P. (asservimento di funzioni pubbliche per interessi privati, in concorso)
Gli altri indagati
- Mauro Vaglio, presidente dell'ordine degli avvocati di Roma nonché candidato non eletto alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo con il M5S
- Daniele Leoni, ingegnere del Dipartimento Urbanistica
- Paolo Ferrara, capogruppo M5S al Campidogllio
- Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia in Comune, coordinatore grandi città e di Roma Capitale per Forza Italia, già assessore alle attività produttive con Alemanno
- Giampaolo Gola, assessore allo sport del X Municipio per il M5S
- Daniele Piva, avvocato candidato M5S non eletto alla Camera alle ultime elezioni del 4 marzo
- Claudio Santini, già capo segreteria del Mibact
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