Verso il derby, ancora emergenza infortuni: la chiave è Florenzi
Fonseca avrà di nuovo uomini contati a centrocampo e in attacco. Nel derby può essere riproposta la soluzione che saltò all’andata, col 24 alto
Il campanello d'allarme lo ha suonato Fonseca già nell'immediato post-partita di Torino. «Sì, sono molto preoccupato per le assenze», ha ammesso il tecnico appena conclusa l'esperienza in Coppa Italia. Come se non bastassero quelli di lunga data, alla cospicua lista degli infortunati si è aggiunto anche Diawara, sempre fra i migliori da quando era rientrato dopo il ko rimediato a inizio stagione nella gara contro il Cagliari.
Così anche il centrocampo è nuovamente in emergenza, proprio come nella fase prenatalizia, quando il portoghese ha dovuto fare di necessità virtù spostando Mancini sulla linea mediana (peraltro con eccellenti risultati). Per il derby scelte obbligate quindi, con Cristante e Veretout a protezione della difesa. L'altro reparto falcidiato è ancora quello offensivo, nel quale gli uomini a disposizione sono più che contati. Rispetto al match con la Juventus, rientrerà senz'altro Dzeko e non è poco, considerando il peso specifico del bosniaco in questa squadra. Non solo (e non tanto) in termini realizzativi, quanto di rifinitura, difesa della palla e soprattutto carattere. Il nodo da sciogliere resta invece alle spalle del numero 9, con una batteria dei trequartisti che al momento parrebbe obbligata. Ma le deludenti prestazioni allo Stadium di Ünder e Kluivert - ai quali Fonseca non ha lesinato critiche - fanno presagire anche possibili soluzioni alternative.
Recuperati a tutti gli effetti Spinazzola e Santon, e con Florenzi ancora in difficoltà da esterno basso, la scelta dell'allenatore può essere in linea con quella preparata per il derby di andata e poi tramontata durante il riscaldamento pre-partita. Quel giorno il ko di Zappacosta ha fatto tornare il Capitano sulla linea dei difensori. Questa volta la presenza contemporanea di Spinazzola potrebbe riportarlo in alto, magari a sinistra per garantire quella copertura che i due giovani attaccanti non hanno garantito con la Juve (espediente utilizzato nel secondo tempo dello Stadium, dopo la sostituzione dell'olandese) e limitare le avanzate di Lazzari, uno dei più in forma del torneo nel ruolo. Per il resto la formazione appare obbligata, almeno negli uomini: difficile il recupero di Perotti, impossibili quelli di Mkhitaryan e Pastore, molto complicato che eventuali acquisti delle prossime ore possano entrare nella formazione titolare, a soli due giorni dal match. Una seconda opzione potrebbe riguardare un cambio di modulo, con uno fra Fazio e Cetin (favorito) a comporre una difesa a tre con Smalling e Mancini.
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