97ª vittoria in Europa League, la Roma entra nella storia: le statistiche
Contro l'Athletic Club, i giallorossi hanno superato l'Inter, ferma a 96. Dopo l'Empoli la sfida del San Mamés per cercare di andare avanti nel torneo

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Nell'infuocata atmosfera a tinte giallorosse dello Stadio Olimpico la Roma si aggiudica il "primo tempo", come Claudio Ranieri è solito definire l'andata di una sfida ad eliminazione diretta, del confronto con l'Athletic Club grazie ad Angeliño e al sigillo di Eldor Shomurodov al minuto 93.
Una risultato fondamentale per la Roma, che le permetterà di affrontare con un piccolo vantaggio la gara in programma la settimana prossima al San Mamés contro i baschi, ma soprattutto è la 97ª vittoria in Coppa UEFA/Europa League, che ha permesso alla società giallorossa di diventare la squadra con più vittorie in questa competizione, superando l'Inter a quota 96.
Il dato è valutato a partire dalla stagione 1971-1972, quando la Coppa UEFA sostituì la Coppa delle Fiere, competizione che nacque negli anni Cinquanta per contribuire al rilancio economico nelle grandi città europee, attorno alle squadre di calcio di quelle città che ospitavano importanti fiere commerciali internazionali, torneo in cui la Roma trionfò nel 1960-1961 (unica italiana a riuscirci) nella finale contro il Birmingham City, terminata 2-2 in Inghilterra all'andata grazie alla doppietta di Pedro Manfredini, e al 2-0 dell'Olimpico in virtù dell'autorete di Farmer e al sigillo di Paolo Pestrin.
Dal 1975-1976, anno della prima partecipazione nella competizione, con nuovo nome e nuovo format, la Roma ha giocato 185 partite vincendone appunto 97, poco più della metà, terza squadra in questa speciale classifica dietro all'Inter (191) e allo Sporting (203), partecipando a 19 edizioni.
Il primo successo è datato 17 settembre 1975, nei trentaduesimi di finale contro i bulgari del Dunav Rose, battuti 2-0 all'andata, con Stefano Pellegrini che diventò il primo giocatore della Roma ad andare a segno in Coppa UEFA. La prima esperienza romanista nella seconda coppa europea terminò agli ottavi dopo aver eliminato, appunto, il Dunav Rose (2-0; 0-1) e gli svedesi dell'Öster (0-1; 2-0), con due sconfitte contro il Club Brugge (0-1; 0-1).
La Roma tornò a giocare la Coppa UEFA negli anni '80 con due partecipazioni concluse entrambe agli ottavi di finale, contro il Benfica nel 1982-1983, e nel 1988-1989 quando i tedeschi orientali della Dinamo Dresda eliminarono Völler e compagni.
È curioso che negli anni degli ultimi due Scudetti vinti, pur avendo squadre fortissime, con allenatori come Liedholm e Capello, la Roma non sia riuscita ad andare oltre gli ottavi di finale, nel 2000-2001 fu il Liverpool a superare i giallorossi.
Negli anni '90 arrivò il maggior numero di partecipazioni in una decade (6), ma soprattutto la prima finalissima, tutta italiana, contro l'Inter, persa con un gol di scarto tra andata e ritorno, in virtù del 2-0 del Meazza, con gol di Matthäus su rigore e Berti, e l'1-0 di Ruggiero Rizzitelli all'Olimpico che non bastò per pareggiare i conti. In quell'edizione la Roma vinse 9 partite su 12, venendo sconfitta di fatto solo dai nerazzurri nella finale di andata.
Sarà l'unica altra finale della nostra storia, accanto a quella di Budapest del 2023, contraddistinta dal vergognoso arbitraggio di Taylor, che avrebbe senz'altro cambiato il corso della nostra storia recente, una storia che racconta di due semifinali e una finale nelle ultime tre partecipazioni, con tre diversi allenatori, Paulo Fonseca, con cui la Roma ha centrato il record di successi nella propria storia, con 10 vittorie in 14 partite concluso con la sconfitta contro lo United, José Mourinho che ha centrato due finali consecutive in due competizioni europee diverse e con l'esordiente Daniele De Rossi, che ha battuto Brighton e Milan, interrompendo la propria corsa nell'eroica sfida di Leverkusen contro gli invincibili di Xabi Alonso.
I dati non mentono mai, la Roma sta facendo la storia in questi anni in Europa League, e ha raggiunto un traguardo altrettanto storico, ciò che ci manca è veramente solo vincere questa coppa, per tornare a gioire ancora dopo Tirana.
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