Porto, Anselmi: "Ranieri? Le polemiche dell'andata potrebbero aver creato pressioni"
Il tecnico in conferenza stampa: "Quello che voglio è che tutto sia equo. Non mi piace che mi regalino un cartellino o un calcio di rigore, deve essere tutto equo"
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(Il Romanista)
La sfida tra Porto e Roma si avvicina e i portoghesi hanno fatto il loro arrivo nella Capitale. Alla vigilia del match, Martin Anselmi ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le dichiarazioni.
Domani una partita decisiva, si parte dal risultato di 1-1. Cosa ti aspetti d questa partita?
"È importante sbloccare la partita per primi, sarebbe un inizio ideale. All’andata abbiamo affrontato una squadra molto forte, in grado di sostenere una difesa uomo contro uomo capace di imporsi sui duelli individuali. Loro attaccheranno fin dal primo minuto per trovare il vantaggio, cercheremo di fare la nostra partita, ci siamo allenati molto bene e siamo pronti".
Il Porto nei secondi tempi ha segnato molti gol. È una casualità o una strategia?
"Al momento non ho una spiegazione per questo, cerchiamo di segnare in ogni minuto della partita anche nel primo tempo. Tuttavia credo che in qualsiasi partita le gambe nel secondo tempo hanno meno energia e quindi si aprono gli spazi, e fare una difesa uomo contro uomo nel secondo tempo diventa difficile. Spesso le squadra contro di noi hanno un blocco basso e diventano fondamentali i calci piazzati. Anche contro la Roma abbiamo avuto una grande occasione ad inizio gara, dipende dagli episodi".
Francisco Moura sta migliorando a livello fisico e tattico, è questo quello che lei chiede all’ala in termini di intensità?
"I nostri esterni devono correre tanto perché devono fare entrambe le fasi. Loro hanno bisogno di grandi capacità fisiche, Francisco si è inserito molto bene due volte con la Roma. È un calciatore che ha grandi capacità di inserimento, così come anche Joao Mario, dall’altra parte".
È arrivato a stagione in corso e non ha avuto la possibilità di lottare per tutti i titoli. A questo punto in questa competizione può raccogliere dei risultati a breve termine rispetto al campionato dove siete un po’ indietro.
"Stiamo giocando per la Coppa di Portogallo, il campionato è ancora lungo mancano ancora molte giornate e resta tutto aperto. Questo è un torneo da turno ad eliminazione diretta e noi arriviamo qui con tante possibilità ma soprattutto tanta voglia di andare avanti nella competizione, non siamo di passaggio".
Pepe ha giocato come ala nella scorsa partita, dove lo vede meglio?
"Non me lo immagino lì come ruolo principale, ma lo immagino più all’interno del campo. Sa liberarsi molto bene dell’avversario nello stretto, come esterno lo vedo meglio a destra con il piede invertito".
Nelle ultime 10 partite solo un gol segnato da un centravanti. C’è una ragione concreta?
"L’importante è che la squadra segni e concretizzi le occasioni e per vincere serve far gol. È uguale chi segna a patto che i gol vengano segnati. Nella mia esperienza come allenatore ci sono stati momenti di digiuno anche di 6 mesi per un attaccante e poi nei 6 mesi successivi diventa il capocannoniere del torneo. Quello che ho ben chiaro è la qualità dei giocatori che ho a disposizione. Far gol o meno a volte è frutto di tanti dettagli, ma io sono tranquillo".
Rispetto alla gara di andata cosa cambierebbe? E un commento sullo sfogo di Ranieri nel post gara.
"Ci sono sempre dei correttivi da portare, alcune cose dobbiamo cambiarle perché se ripetiamo la gara di andata sarebbe impossibile sorprendere la Roma. Mi piacciono le partite ad eliminazione diretta perché ci sono dei piccoli dettagli rispetto alla prima partita. Le dichiarazioni di Ranieri non le ho ascoltate e non mi piace esprimere opinioni su ciò che non sento e non vedo. È un allenatore super esperto e sa di cosa si parla e può generare un ambiente in cui si può mettere pressione e condizionare alcune decisioni. Quello che voglio è che tutto sia equo, non mi piace che mi regalino un cartellino o un calcio di rigore, deve essere tutto equo".
Ranieri diceva che la qualificazione è 50 e 50. Credi anche tu questo?
"Difficile parlare di percentuali, abbiamo di fronte un avversario come la Roma con la sua storia, con il suo pubblico nel suo stadio e con una grandissima rosa. Dall’altra parte ci siamo noi che abbiamo una grande storia e ugualmente una grande rosa".
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