VIDEO - Mancini: “C’è frustrazione, ma è colpa nostra. Hummels? Un professore, lo ammiro”

Al termine della partita contro l'Union SG, Gianluca Mancini ha parlato in un'intervista in zona mista. Dalla prestazione al tecnico, passando per Hummels, queste le parole del vice capitano giallorosso: 

Sono 11 partite con la gestione Juric e vediamo sempre gli stessi errori della squadra. Che difficoltà state incontrando?

"Per raddrizzare la nave servirebbero 3 punti, si può parlare di tutto ma la cosa più importante è vincere e i tre punti non stanno arrivando. Sicuramente è colpa nostra, stiamo dando il massimo ma non basta. Dobbiamo essere più bravi e più determinati. Inutile stare a parlare del cambiamento degli allenatori. All’inizio potevano esserci delle difficoltà come abbiamo visto a Firenze però poi nelle prestazioni con il Torino, il Verona e oggi. Secondo me meritavamo qualcosa in più. Gli episodi sono andati a sfavore ma non è un alibi".

Ovviamente le scelte non le fai tu ma come state vedendo Hummels? Come si sta inserendo nel gruppo? Siete stupiti anche voi che non stia trovando spazio? 

"Per me è un professore già per come si presenta. è un campione nel gruppo. Si è inserito molto bene, è un leader ci tira su. Poi per le scelte tecniche ci sono gli allenatori mi limito a guardare non posso rispondere".

Questo gol ha un gusto agrodolce perché meritavate di più.

"Il gol mio conta fino a un certo punto, era più importante vincere. È stata una partita tosta, abbiamo cercato di fare il massimo. Siamo delusi e arrabbiati perché volevamo tre punti".

Il cammino ora con le avversarie si complica. Ci credete?

"Ci crediamo non c’è niente che affermi che la Roma è fuori cercheremo di riportare la situazione".

Il mister ha ancora la squadra in mano? 

"Certamente, noi il mister lo sosteniamo, cerchiamo di fare al meglio quello che ci chiede e prepara".

Può subentrare un po’ di frustrazione nel vedere che i risultati non arrivano in nessun modo? 

"Quando non vinci subentra delusione, frustrazione e tristezza perché per noi giocatori si va in campo soltanto per vincere e quando non arriva la vittoria c’è tanta rabbia. Ora dobbiamo voltare pagina".