E ora road to Bilbao
Cambia il format come per la Champions, la Roma sarà prima testa di serie. A maggio 2025 la finale al San Mamés, ma il quadro definitivo non è stato ancora completato
Non è la Champions e certamente vale di meno, ma è pur sempre l’Europa League, ormai quasi un giardino di casa per la Roma. La vittoria dell’Atalanta sul Torino al Gewiss Stadium, arrivata ieri pomeriggio, ha sancito definitivamente anche il ritorno dei giallorossi nella competizione che li ha visti raggiungere almeno la semifinale nelle ultime tre partecipazioni, una continuità premiata dal ranking Uefa che vale alla squadra giallorossa il rango di prima testa di serie.
Rivoluzione dal principio
Sarà la 54ª edizione della competizione, la 16ª dal “rebranding” che ha portato il nome da Coppa Uefa a Europa League, ma soprattutto sarà la prima col nuovo rivoluzionario format scelto dall’Uefa, in linea anche con quanto stabilito per la Champions League. Sarà un format che non dà particolare peso al ranking: non è prevista la suddivisione a gironi, bensì dopo i preliminari (composti da tre turni che inizieranno da metà luglio) ci sarà un’unica fase “campionato” a 36 squadre. Ogni squadra giocherà otto partite (quattro in casa e quattro in trasferta, in base al sorteggio che avverrà il 30 agosto), pescando due avversarie per ogni fascia, il tutto in un periodo che andrà dal 25 o 26 settembre 2024 al 30 gennaio 2025, quando terminerà la prima fase. Le prime nove classificate delle 36 andranno direttamente agli ottavi, i posti restanti saranno assegnati tramite spareggi (in programma il 13 e 20 febbraio), mentre le altre saranno eliminate e, novità importante che vale anche per la Champions, non retrocederanno nella competizione “inferiore” (in questo caso dall’Europa alla Conference League). Prima degli spareggi (precisamente il 31 gennaio) sarà sorteggiato il posizionamento delle squadre nel tabellone della fase a eliminazione diretta, stabilendo in questo modo il quadro completo fino alla finale. A marzo si giocheranno gli ottavi, il 10 e 17 aprile i quarti, l’1 e l’8 maggio le semifinali e poi sarà la volta della finale. La data precisa dell’ultimo capitolo è ancora da definire ufficialmente, ma la finale della nuova Europa League si giocherà a maggio 2025, al San Mamés di Bilbao in Spagna.
Tra le favorite
Se è vero come è vero che la Roma si è abituata a giocare questa competizione (al netto del format in cui si presenta), lo è altrettanto che nella prossima edizione i giallorossi arrivano ai nastri di partenza senza alcun dubbio tra le assolute favorite al successo finale. Ci sarà il mercato e le varie rivoluzioni estive, ma dopo il “furto” di Budapest e il ko col Leverkusen c’è un conto aperto che va chiuso per motivi di blasone, soddisfazione e, ultimo ma non meno importante, per garantirsi un posto nella Champions 2025-26. Per quel che riguarda le avversarie, per stabilire un quadro definitivo della competizione bisognerà attendere l’esito dei vari preliminari di Champions ed Europa League, oltre alle due finali Europee ancora da giocare. Borussia Dortmund-Real Madrid, ad esempio, potrebbe regalare alla Bundesliga (forte del quinto slot Champions) una squadra in più in UCL. L’Eintracht Francoforte al momento è qualificato alla prossima Europa League, ma con una vittoria del Dortmund entrerebbe nella maggiore competizione europea. L’ultimo atto di Conference League invece stabilirà chi, tra Fiorentina e Olympiacos, si ritroverà in Europa League la prossima stagione. Tuttavia non è difficile immaginare che le due avversarie più blasonate e “temibili” per gli uomini di De Rossi saranno il Tottenham e il Manchester United. I Red Devils hanno trionfato in FA Cup battendo il City in finale e si sono assicurati la possibilità di giocare nelle coppe europee, pur posizionandosi all’ottavo posto in campionato. Niente da fare per il Chelsea: per i Blues sarà Conference League, mentre Newcastle fuori dalle coppe. Il resto è tutto da definire, ma sarebbero tutti club che non impediscono ai romanisti di sognare Bilbao e magari chiudere un cerchio aperto a Budapest nel maggio 2023.
Più soldi per tutti
Per il 2024-27 l’Uefa ha aumentato il montepremi della competizione a 565 milioni complessivi. Sono diminuiti i premi per i risultati delle singole partite, ma sono cresciuti quelli per la qualificazione a ogni fase oltre ad aggiungersi un corrispettivo di 600.000 per chi dovesse chiudere tra le prime 9 dopo la prima fase. Ѐ il nuovo vecchio obiettivo: road to Bilbao, si parte.
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