Slot: "Non restiamo colpiti dall'Olimpico. Speriamo di avere più fortuna"
Il tecnico olandese ha parlato in conferenza stampa: "De Rossi ha ragione, sarà una partita equilibrata. Giocheranno i giocatori che non correranno rischi"
Il tecnico del Feyenoord Arne Slot ha parlato alla vigilia della sfida di Europa League contro la Roma: di seguito le sue dichiarazioni.
Che sensazioni avete in vista della partita di domani?
"Conosciamo bene l'Olimpico, abbiamo familiarità con questo stadio. Speriamo di avere più fortuna rispetto al passato, avremo imparato dalle lezioni".
Vi siete concentrati sulla finalizzazione in vista della partita?
"Abbiamo lavorato su tutto, sull’impostazione, sul pressing e anche sulla finalizzazione, che non è un problema perché siamo sempre andati in gol nelle ultime 19-20 gare. Il pareggio non è l’ideale ma, se si tiene conto dei tanti assenti e dei ragazzi giovani che hanno giocato, è comunque positivo”.
De Rossi ha detto che il Feyenoord sarà più forte perché potrà contare su due recuperi come Geertruida e Timber. Che cosa ne pensa?
"Nel caso in cui dovessero essere a disposizione, sarebbero degli innesti importanti. Ma giocheranno solo se staranno bene, senza correre dei rischi".
Tornate ancora qui all'Olimpico. È uno dei motivi per cui vi siete allenati Rotterdam?
"Sì, è uno dei motivi. Ma c'entra anche il fatto che a Rotterdam ci siamo potuti allenare con più discrezione perché qui ci sarebbero stati più occhi e telecamere”.
Nei precedenti qui all'Olimpico non avete mai vinto. Cosa farete per invertire la tendenza?
"Sono sempre state gare equilibrate contro un avversario forte, come abbiamo visto la scorsa settimana. Domani la Roma potrà contare anche sul fattore campo".
Davanti proverete delle combinazioni diverse per segnare?
"Vedremo. Ma non sono preoccupato, abbiamo sempre creato occasioni, dobbiamo migliorare la finalizzazione ma l’importante è essere presenti davanti".
Il Feyenoord gioca questa competizione retrocedendo dalla Champions. Cosa si aspetta da domani?
"Siamo scesi in questa competizione, ma vogliamo arrivare il più lontano possibile".
Sul piano mentale quanto possono incidere le ultime gare e soprattutto la gara di ritorno della scorsa stagione dell’Olimpico?
"Si sfidano due squadre che si conoscono bene ma noi, rispetto alla finale di Tirana, abbiamo solo 2-3 giocatori reduci, la Roma forse 8-9. Noi giochiamo nello stesso modo da tempo, non avendo cambiato allenatore; loro hanno cambiato da poco allenatore e siamo rimasti sorpresi all'andata dalla tattica adottata".
Che tipo di partita si aspetta anche alla luce dei precedenti? Sicuramente ci sarà un ambiente molto caldo...
"Si impara sempre da noi stessi e dal proprio avversario. Questa squadra è cresciuta, anche i giocatori sono cresciuti, hanno esperienza internazionale e questo aiuta ad affrontare la pressione in stadi difficili come questo".
Affronterete la gara come l’anno scorso?
“Noi abbiamo il nostro piano gara. Cercheremo sicuramente di costruire da dietro. Poi un conto è preparare la gara, un altro è vedere se il giocatore effettivamente se la sente di giocare da dietro in situazioni complicate. Noi nelle gare importanti abbiamo sempre segnato”.
I giocatori della Roma la scorsa settimana hanno mostrato di avere più esperienza e malizia. Il suo pensiero?
"Credo che sia normale, vista l’età dei nostri giocatori. Gestire queste emozioni è difficile ma succede contro la Roma e contro le altre squadre. È un processo di crescita".
Cosa significa affrontare la gara senza il seguito dei tifosi?
"Un peccato non potersi godere la gara senza entrambe le tifoserie: il calcio senza tifosi non ha senso".
Qual è la favorita?
"Abbiamo recuperato qualche infortunato, qualcun altro è fuori. Sono d’accordo con De Rossi: sarà una partita equilibrata, vediamo cosa accadrà domani. Entrambe le squadre hanno segnato con un cross, il possesso palla è stato simile; la grande differenza è che domani ci sarà un pubblico record per la Roma, ma la gara si deciderà sul campo e dovremo rendere al massimo".
Sull'atmosfera dello Stadio Olimpico?
"Sappiamo esattamente come vanno le cose a Roma. I miei giocatori non ne rimangono colpiti, invece altre persone che sono all'interno del campo sì (riferendosi agli arbitri, ndr)".
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