Mourinho: "Creiamo tanto e segnamo poco, serve più cattiveria"
L'allenatore portoghese dopo la vittoria con l'Helsinki: "Abbiamo delle difficoltà, come la velocità della circolazione di palla, dobbiamo migliorare"
José Mourinho ha parlato ai microfoni di skysport al termine della partita vinta allo Stadio Olimpico per 3-0 contro l'Helsinki. Per i giallrossi altra rete di Paulo Dybala che va in gol al primo pallone toccato, subito dopo raddoppia Pellegrini. Chiude la gara la prima rete giallorossa di Andrea Belotti. Queste le parole dell'allenatore portoghese.
I colpi dei campioni come Dybala sbloccano le situazioni difficili, era tesa la Roma?
"Ovviamente sì perché ha fatto il primo gol però penso che nel secondo tempo la squadra sia entrata con un atteggiamento diverso. Abbiamo giocato la prima frazione con un uomo in più ma era come se giocassimo in 11 contro 11. Abbiamo interpretato quei 30' in modo troppo passivo e nella ripresa Paulo l'ha sbloccata col gol ma l'atteggiamento era diverso. Ci siamo messi a due in difesa, stabilendo come target obbligatorio fare uno o due gol subito e non smettere di pressare e anche di sfruttare la superiorità negli uno contro uno. Pressare alto recuperare palla subito e continuare a giocare nel loro campo muovendo la palla e fare quello che abbiamo fatto. Mi spiace per loro che avevano iniziato molto bene in 11 contro 11, poi in 10 e la decisione presa molto bene dal Var ma come allenatore ho vissuto situazioni molto simili e giocare in 10 è dura. Mi sembra una squadra molto organizzata con le idee chiare anche se senza grandissimi giocatori. La partita era difficile poi l'abbiamo chiusa".
La difesa a 4 con i trequartisti di qualità migliora la fase offensiva?
"Stai già facendo l'allenatore? (ride ndr.). Penso che la qualità in una squadra sia importante, io come allenatore la sento così. Devi cercare di nascondere al massimo le tue difficoltà e io ci provo con i miei. Ovviamente sfruttiamo le qualità che abbiamo ma bisogna anche nascondere. Gli altri allenatori sono bravi, il loro lavoro è studiare e investigare per trovarle, come faccio con gli avversari, ma è troppo facile dire che una squadra deve giocare in un certo modo ed è più difficile di fare un puzzle".
Cosa ha rappresentato il rientro di Zaniolo?
"Anche nel primo tempo la Roma non ha giocato bene. Se ci sono partite di riferimento questa non lo è perché abbiamo giocato in 11 contro 10. Nico si prende della responsabilità, attacca i difensori, va in uno contro uno con o senza palla, può giocare in zone diverse, dà profondità e quando la perde è generoso e capace di pressare e creare difficoltà. Ma mi rifiuto di considerare questa partita come straordinaria perché 11 contro 10 per 75' non c'è partita".
Tornando al campionato, pensa che il divario tra le occasioni create e quelle realizzate sia dovuto ai giocatori offensivi o sta lavorando per migliorarlo?
"Si lavora per migliorare e dobbiamo farlo, anche in fase di costruzione. Abbiamo delle difficoltà da migliorare, come la velocità della circolazione di palla e questa gente super talentuosa che abbiamo davanti deve essere cattiva. Abbiamo troppe opportunità senza la cattiveria da metterla dentro. Anche il Gallo sembra che abbia già questa malattia perché l'ho visto fare 4-5 giocate di tacco e quello non è lui. Lui la deve mettere dentro la porta, col ginocchio, con la testa, però deve metterla dentro. Forse anche lui ha già un po' il virus del calcio fantasista, dobbiamo essere più precisi. Creiamo tanto ed è difficile che segnamo, se guardi il numero delle volte in cui segnamo e fai la media con le opportunità create ovviamente dobbiamo migliorare. Però sono contento. Ora in Europa League c'è una doppia sfida col Betis che è molto forte e qui si potrà decidere tanto di questo girone".
Mourinho a DAZN
Era la risposta che si aspettava dalla squadra?
“Si, ma nel secondo tempo. Giocare in 10 è dura, per questo non voglio commentare troppo la mia squadra. Loro ci hanno messo in difficoltà all’inizio, nel secondo tempo abbiamo giocato molto bene ma loro erano sempre in 10”.
Grande Roma nel secondo tempo, di chi è il merito?
“Della squadra, siamo entrati con un altro atteggiamento. Pressavamo bene, poi sono arrivati i gol”.
Questa partita può essere una prova generale in vista dell’Atalanta?
“Se prendiamo un rosso dopo 15 minuti sicuramente si (ride, ndr)”.
Oggi Pellegrini ha speso tanto.
“Sempre”.
Cosa le ha detto quando lo ha sostituito?
“Se voleva venire dentro per iniziare il recupero più veloce, lui mi ha detto che voleva rimanere a vedere la partita”.
Belotti una scommessa di Mourinho?
“No, del club. Ci ha aiutato oggi. Abbiamo tre attaccanti, abbiamo più soluzioni”.
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