Europa League

Roma-Helsinki, non sarà per niente facile

Con le tipiche insidie della partita da non sbagliare i giallorossi affrontano il club finlandese di fronte a uno stadio Olimpico ancora gremito

I giallorossi a Trigoria si allenano in palestra

I giallorossi a Trigoria si allenano in palestra (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
15 Settembre 2022 - 09:00

Con Mourinho, con Zaniolo, con Dybala e Pellegrini e Abraham, anche se magari non tutti in campo dall’inizio, contro Peltola, Soiri e Hostikka (ma anche Hetemaj). As Roma contro Helsingin Jalkapalloklubi, questo il nome completo degli avversari di stasera. È  la magia dell’Europa League, per l’esattezza gara 2 del Girone C, calcio d’inizio alle 21, per la telecronaca italiana si può scegliere tra la versione Pardo-Tiribocchi di Dazn o Gentile-Marocchi di Sky, ma molti romanisti saranno allo stadio, tantissimi, un altro sold out tecnico, come si dice in questi casi. Di sicuro oltre 60.000 appassionati, tra biglietti e miniabbonamenti (40.000). Un pubblico da finale di Champions per gara 2 di Europa League. Tradotto in romanesco si potrebbe dire Fatece largo che passamo noi, eppure l’idea che sarà una serata facile col risultato scontato è bene che venga immediatamente sradicata dalla testa almeno dei giocatori. Questa è una di quelle partite piene di insidie, tipo l’anno scorso col Bodø, quando la Roma rischiò di complicarsi assai il cammino in Conference League che poi per fortuna diventò trionfale. Eppure se non fosse stato per il suicidio dei norvegesi all’ultima giornata del gruppo saremmo stati condannati a giocare il supplemento di playoff a febbraio e chissà come sarebbe andata. Sliding doors, meglio non ripensarci.

Per non correre rischi questa che si presenta sul piano teorico come la più facile delle sei partite del girone va dunque vinta. E per vincerla non serve scherzare sui nomi degli avversari come abbiamo fatto qui all’inizio, ma è necessario andare in campo con la giusta convinzione e con l’attitudine vincente che a volte la Roma sembra smarrire. Nel frattempo infatti il Betis Siviglia, la squadra più temibile delle tre avversarie, potrebbe facilmente andare a quota sei battendo in casa i non irresistibili bulgari del Ludogorets che però ci hanno battuti alla prima giornata, e dunque è bene prendere stasera i tre punti e poi preparare al meglio il doppio confronto, probabilmente decisivo per il primo posto del girone, che andrà in scena tra il 6 (all’Olimpico) e il 13 ottobre (al Benito Villamarin, dove l’anno scorso una delle prime Roma di Mourinho rimediò un pesante 5-2 in amichevole con quattro espulsi, Mancini, Pellegrini, Karsdorp e il tecnico). E se quello era l’ambiente amichevole figuratevi quando ci si giocherà il primo posto del girone, l’unico che assicura il passaggio agli scontri diretti.

Per fortuna Mourinho ha raccontato di aver passato gli ultimi giorni solo a scoprire vizi e virtù degli avversari, ha lodato l’allenatore per le sue trame di gioco e ha messo in guardia i faciloni (tra gli osservatori, speriamo) dal rischio della sottovalutazione. Non ci sono più i volenterosi dilettanti di una volta (la Roma affrontò dei finlandesi nella Coppa delle Coppe 1991-92, l’Ilves Tampere, 1-1 laggiù, con catenaccio di Ottavio Bianchi, e 5-2 al ritorno) e dunque è meglio arrivare preparati. Il biondo Koskela proverà a far giocare a calcio i suoi, la Roma deve ossequiare anche la sua strepitosa striscia positiva casalinga in Europa: sono infatti 19 partite consecutive che nessuno passa all’Olimpico, con un dettaglio di 13 vittorie e 6 pareggi. L’anno scorso uscirono indenni (con un pareggio) solo Bodø Glimt (la prima volta) e Vitesse; l’anno prima solo l’Ajax, con cui però la questione qualificazione era stata aperta alla Cruyff Arena sette giorni prima. L’ultima squadra a uscire vincitrice da queste parti fu il Real Madrid in Champions League quattro anni fa, ma era la fase a gironi e la Roma si qualificò ugualmente, per poi interrompere la sua corsa (e il rapporto con Di Francesco) qualche mese dopo contro il Porto. Si giocherà, come scriviamo anche a parte, con la nuova (terza) maglia, nera. L’ultima volta fu a Braga, 18 febbraio 2021. Si vinse 2-0.

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