Europa League

Europa League, tutti i dettagli sul girone della Roma

I giallorossi ci arrivano da teste di serie e pescano Ludogorets, Real Betis e HJK Helsinki. Un solo precedente, non ufficiale, con gli spagnoli

Il trofeo dell'Europa League

Il trofeo dell'Europa League

PUBBLICATO DA Matteo Cirulli
27 Agosto 2022 - 12:00

Girone C. Come Campioni. Perché la Roma si trova in prima fascia, insieme alle squadre più forti della competizione: non solo grazie al ranking UEFA (guadagnato a suon di cavalcate europee negli ultimi anni), che la vede come la undicesima migliore squadra (se si considerano solamente le squadre di Europa League, infatti, i giallorossi sono dietro solamente al Manchester United che occupa la decima posizione con 105.000 punti, a 5.000 punti di distacco dai giallorossi che ne vantano 100.000), o al sesto posto dello scorso campionato, ma anche e soprattutto grazie alla vittoria della Conference League lo scorso 25 maggio contro il Feyenoord a Tirana. 

Zeltan Gera, ex giocatore del Ferencváros ed Europa League Ambassador è il designato ad estrarre le famose palline, con gli inglesi dell’Arsenal che aprono la cerimonia occupando il gruppo A, seguiti dagli ucraini della Dinamo Kiev (Gruppo B per loro) e dalla Roma (Gruppo C, come già detto). Concludono la prima fascia Braga (D), Manchester United (E), Lazio (F), Olympiacos (G) e Stella Rossa (H).

La seconda fascia sorride alla Roma: i giallorossi pescano il Ludogorets, la squadra bulgara, tra le papabili, era probabilmente una delle più abbordabili, insieme al Malmö, che finisce nel gruppo D col Braga. Nota di colore per il Feyenoord, che dopo aver perso la finale di Conference con la Roma, troverà l’altra squadra della Capitale ai gironi.

L’insidia per la Roma arriva dalla terza fascia: il Real Betis, la squadra più difficile che potesse uscire dal terzo giro di urna ai giallorossi, insieme all’Union Berlino. La squadra spagnola è l’unica con cui la Roma ha un precedente, nonostante non sia ufficiale: nello scorso pre-campionato, i primi giorni di agosto, si giocava al Benito Villamarin Betis-Roma, valevole per la Unbeatables Cup (una delle più classiche coppe estive). Il match terminerà con un roccambolesco 5-2 per la squadra di casa (per gli spagnoli in gol Rodri, Fekir, Moreno, Tello e Rober, mentre i gol giallorossi sono a firma di Shomurodov e Mancini) , risultato che, vista la solidità difensiva della Roma attuale, sembra più che surreale. Ma la cosa più assurda non è tanto il risultato, ma il tabellino: a referto infatti risultano ben 4 espulsioni, tutte per la Roma, 3 in campo e una in panchina: con Pellegrini, Mancini e Karsdorp che si sono trovati anzitempo sotto la doccia (i due italiani per somma di ammonizioni, mentre rosso diretto per l’olandese dopo un brutto fallo a centrocampo), accompagnati proprio da José Mourinho. Il tecnico giallorosso è stato espulso per il suo ingresso in campo dopo la seconda sanzione disciplinare al capitano della Roma. 

Ritornando al sorteggio, la quarta fascia non presentava particolari pericoli, ma ci ha riservato comunque una trasferta che sarà lunga e soprattutto, fredda: si va a Helsinki, in casa dell’HJK. Nessun precedente con la squadra finlandese, nè per la Roma, nè per Mourinho. Da segnalare però quella sensazione di dèjà vu che scaturisce dall’incontrare una squadra nordica, che gioca, in un campo sintetico e con la prima parte di campionato praticamente concluso (in questo fine settimana andrà in scena la ventesima giornata di 22, per poi continuare con i play-off scudetto e i play-out per la retrocessione). Naturalmente speriamo che l’esito finale in terra scandinava sia diverso da quello dello scorso anno.

Il commento di Tiago Pinto

"Quando si arriva a questo livello in Europa c'è sempre una sorpresa", ha commentato ai microfoni di Sky Tiago Pinto, General Manager della Roma. "Il Betis lo conosciamo, ha fatto una grande annata la stagione scorsa. Abbiamo avuto anche l'opportunità di sfidarli nel pre-stagione - e ancora - Siamo felici di essere qua, sarà una sfida importante per noi, un gruppo difficile e competitivo ma siamo qui per andare avanti". Il General Manager è poi tornato sulla vittoria di Tirana e le responsabilità che comporta: "Quando si vince una competizione  la fiducia di tutti cresce. Abbiamo la responsabilità di fare bene, vincere il girone e andare avanti".

Gli avversari

Il primo a parlare dopo i sorteggi è stato Alexis Trujillo, il team manager del Real Betis, che ai microfoni dei canali ufficiali ha analizzato la Roma di Mourinho e di Dybala, ricordando anche la partita dello scorso anno: "Il sorteggio ha portato la fortuna che ha portato. La Roma, con Mourinho, comporta molte difficoltà e hanno un livello competitivo molto alto - e ancora -  Hanno da poco ufficializzato Dybala e questo dà loro un bonus in attacco in più. Conosciamo Mourinho già dal precampionato dello scorso anno e sarà sicuramente un rivale di cui tenere conto. Cercheremo di finire il più lontano possibile in tutte le competizioni".

Per l’HJK ha parlato invece il capitano della squadra, Miro Tenho, che ha rilasciato una lunga intervista, riportata dal sito finlandese hs.fi: "Il girone è incredibilmente duro. Abbiamo assistito al sorteggio insieme ed eravamo felici quando abbiamo visto una grande squadra come la Roma nel nostro girone. È stata anche una bella sorpresa. Queste partite sono una grande vetrina per ogni giocatore. Rispetto alla Conference League, l'Europa League è chiaramente una competizione più grande e più seguita - ha dichiarato - Roma e Betis sono squadre di una categoria completamente diversa da noi, ma in casa possiamo sicuramente sfidare il Ludogorets. E sicuramente troveremo un modo per sfidare anche le due big". Tenho si è poi soffermato sull’analisi di ogni singola squadra: "Voglio essere in forma per giocare a Roma, sarà un'esperienza memorabile. Non vedo l'ora. L’obiettivo è quello di arrivare al turno successivo. La terza squadra del girone ha comunque la possibilità di giocare delle  partite di Conference League. La Roma sta crescendo sotto la guida di José Mourinho. Quello che so del Betis è che è davvero un'ottima squadra che gioca un bel calcio. Conosco meno il Ludogorets". Il capitano dell’HJK ha poi fatto un breve commento sul campo sintetico, il terreno di gioco della Bolt Arena: "Giocare su questo tipo di superficie è  completamente diverso rispetto a giocare su un campo naturale".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI