Giovani, qualità e blasone: ecco l'Ajax di ten Hag
I lancieri dominano in campionato. In porta l'ex romanista Stekelenburg, che sostituisce lo squalificato Onana. Occhio a Tadic e Neres
Sarà l'Ajax di Erik ten Hag l'avversaria della Roma nei quarti di finale di Europa League. La squadra olandese ha iniziato il proprio cammino in Champions, chiudendo terza a 7 punti il girone con Liverpool, Atalanta e Midtjylland. Retrocessi ai sedicesimi di Europa League, i Lancieri hanno eliminato il Lille. Agli ottavi hanno invece avuto la meglio sullo Young Boys (che la Roma ha affrontato nel girone), vincendo 3-0 in casa e 2-0 in Svizzera. Attualmente l'Ajax comanda l'Eredivisie: 63 punti in 25 partite (una in meno rispetto alle altre), frutto di 20 vittorie, 3 pareggi e sole 2 sconfitte. La squadra di ten Hag ha 8 punti di vantaggio sul Psv Eindhoven secondo. I Lancieri hanno anche il miglior attacco (78 reti segnate) e la miglior difesa del torneo (19 gol subiti).
La storia
Fondato nel 1900 ad Amsterdam, l'Ajax deve il suo nome all'eroe greco Aiace, rinomato per le sue qualità di combattente. Nel 1917 il club vince il suo primo trofeo, la Coppa D'Olanda contro il Vsv Velsen, mentre l'anno dopo arriva il primo campionato. Dopo altri sette scudetti, a metà degli Anni 60 si apre l'epoca d'oro del club: nel '65 Rinus Michels diventa allenatore e con Crujiff in campo i lancieri in sei stagioni vincono cinque campionati e quattro coppe nazionali. Nel 1971, nell'ultima stagione di Michels, l'Ajax vince la Coppa Campioni contro il Panathinaikos, trofeo che verrà vinto anche nelle due successive edizioni dal tecnico Kovacs. Nel 1973 Crujiff lascia Amsterdam, ma l'Ajax continua a vincere: arrivano altri 18 scudetti, 12 coppe nazionali, 1 Champions League, 1 Coppa Uefa oltre a 9 supercoppe olandesi e una Coppa Intercontinentale.
Lo stadio
L'Ajax gioca le sue partite casalinghe alla Johan Cruijff ArenA, già Amsterdam ArenA. Ha una capienza di 54.990 posti, che lo rende lo stadio più grande dell'Olanda. L'impianto è stato inaugurato nel 1996.
La stella e la formazione tipo
L'Ajax gioca con il 4-2-3-1 o il 4-3-3: in coppa, per un errore di lista, non ci sarà l'attaccante Sebastien Haller, il rinforzo di punta del mercato di gennaio, acquistato dal West Ham per 22,5 milioni di euro. Out anche Onana, per la squalifica comminatagli dalla Uefa per l'assunzione di una sostanza proibita. In porta ci sarà quindi Maarten Stekelenburg, 38 anni, ex di turno: ha giocato nella Roma dal 2011 al 2013. Sono diversi i calciatori interessanti dell'Ajax, ma Tadic è sicuramente il giocatore da tenere d'occhio: finora in stagione per il serbo ex Southampton 17 reti e 16 assist in 35 presenze. Tadic è anche il più impiegato della rosa: in Europa, vista l'assenza di Haller, viene schierato come falso nove. A centrocampo c'è il 2002 Gravenberch, 2697' stagionali, che ha contribuito a 10 reti dei suoi (4 gol e 6 assist). Con lui in mediana l'esperto Daley Blind, ex Manchester United. Più avanti, a ridosso della punta, agisce Klaassen, tornato alla base dopo esperienze non fortunate con Everton e Werder Brema: per il classe 1993 già 10 gol e 3 assist in stagione. Interessanti anche le ali di ten Hag, Neres (1997) e Antony (2000): entrambi brasiliani, hanno messo a referto rispettivamente 6 gol e 2 assist in 1.361' e 9 gol e 8 assist in 2.013'. La difesa, invece, conta su Rensch a destra, Tagliafico a sinistra e Alvarez e Martinez al centro.
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