Europa League

Modulo a specchio con l'ibrido a sinistra: è già Braga-Roma

Anche la formazione portoghese parte da un 3-4-2-1 come la squadra di Fonseca. Galeno pericoloso nell'1 contro 1, davanti il mattatore è Paulinho

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
28 Dicembre 2020 - 13:55

Come la Roma di Fonseca, il Braga di Carvalhal utilizza di base un 3-4-2-1, ma un po' "ibrido" perché tra i tre difensori c'è Nuno Sequeira, che solitamente gioca a sinistra: non è un vero centrale, ma è un calciatore di fascia (curiosa similitudine con l'esperimento di Fonseca di Spinazzola tra i tre centrali) e diventa quasi un terzino quando il Braga imposta. Gioca indifferentemente a destra e a sinistra del centrale, poi, Bruno Viana. Nel mezzo c'è David Carmo, un «predestinato» , dicono in Portogallo: alto, di piede educato (lancia molto bene), mancino, bravo a far ripartire l'azione. «Sarebbe un identikit perfetto per il gioco di Fonseca - ammette Carlos Daniel, giornalista di Rtp - ma il presidente del Braga, Salvador, i gioielli se li fa pagare bene...».

A centrocampo l'esterno sinistro è un giocatore molto importante per la squadra: Galeno. Rapido e forte nell'uno contro uno, parte da sinistra per arrivare in zona d'attacco. Originariamente era un'ala d'attacco, ma avendo Sequeira che si allarga in fase di possesso Galeno può svariare di più in attacco. A centrocampo il più impiegato è Castro, un portoghese che ha fatto esperienza anche all'estero, in Turchia. Al suo fianco Fransergio, brasiliano che ha il vizio del gol e forte di testa. Di recente ha avuto il Covid e ha avuto spazio un giocatore più difensivo, Al Musrati, libico di 24 anni. Sulla fascia destra gioca Esgaio, che è un difensore naturale ma ha licenza di attaccare.

Dietro la punta giocano due trequartisti differenti tra loro: sulla destra Madeiros, vecchia conoscenza del calcio italiano con il suo passato nel Genoa nel 2018. È un fantasista ed è uno dei fulcri di questa squadra, in un grande momento, ha qualcosa di "loco", ma è nel pieno della carriera. Sulla sinistra c'è Horta, non è un calciatore fisico o rapidissimo ma segna molto. Ha un talento speciale nel trovare gli spazi, un predatore silenzioso. La punta è Paulinho, un centravanti molto completo, non ruba l'occhio ma fa tutto bene, gioca per la squadra, di testa, ha coraggio e va in profondità: qualche mese fa ha fatto il suo esordio in nazionale e ha realizzato una doppietta. È maturo, ha 28 anni, ma è un centravanti all'italiana che è diventanto forte.

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