LA SCHEDA - Ecco il Gent, il club che si ispira a Buffalo Bill
Imbattuti nel girone di Europa League, i belgi sono terzi in campionato guidati dalla stella Yaremchuk. Il loro terreno da gioco è ibrido, a metà tra naturale e sintetico
Sarà il Gent il prossimo avversario della Roma nei sedicesimi di finale di Europa League. La squadra belga si è qualificata come prima nel girone I collezionando 12 punti, che gli sono valsi la vetta del raggruppamento davanti al Wolfsburg. Nelle sei partite di qualificazione alla fase a eliminazione diretta, il Gent è rimasto imbattuto, ottenendo 3 vittorie e 3 pareggi. Attualmente la formazione belga è terza nella Jupiler League.
Buffalo's are you ready for this?????
— KAA Gent (@KAAGent) December 16, 2019
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La Storia
Il Gent non è solo una squadra di calcio. Il nome completo della società (Koninklijke Atletiek Associatie Gent, ovvero "Reale Associazione Atletica Gent") testimonia la natura multiforme del club: si tratta infatti di una polisportiva, che oltre alla formazione calcistica, comprende anche una squadra di hockey e una sezione di atletica leggera.
Proprio queste due discipline sono quelle più risalenti, essendo state fondate nel 1864. Per vedere il calcio nella città di Gand bisognerà aspettare una quarantina d'anni, più precisamente il 31 ottobre del 1900. Il primo trofeo del Gent arriva una decina d'anni dopo la fondazione, nel 1913, quando la squadra vince il campionato nazionale di Seconda divisione belga. Dopo la retrocessione della stagione 1928-29, il club torna in Prima divisione nel 1935, dove rimane fino alla retrocessione del 1966. Poco prima di tornare nella serie cadetta però, arriva il primo trofeo della storia del Gent: nel 1964 il club vince la Coppa del Belgio, assicurandosi la partecipazione alla successiva edizione della Coppa delle Coppe, la prima per una squadra belga.
Il Gent vince la sua prima Coppa di Belgio nel 1964
La prima apparizione nell'attuale Europa League risale invece alla stagione 1969-1970, cui fa seguito quella del 1981. Nel 1984 arriva il secondo trofeo, con la vittoria di un'altra Coppa nazionale, ma nel 1988 il Gent retrocede nuovamente in seconda divisione. L'anno dopo il club torna e si stabilizza definitivamente nel massimo campionato belga. Nella stagione 1991-1992 il club ottiene una storica qualificazione ai quarti di finale della Coppa Uefa, che rimane ancora il miglior risultato del club in una competizione europea. Dopo un periodo di forte crisi finanziaria a cavallo con il nuovo millennio, nei primi anni del 2000 il Gent ottiene buoni risultati in campionato conquistando diversi piazzamenti Uefa. Nel 2010 vince la sua terza Coppa di Belgio, mentre il traguardo più ambito, la vittoria del campionato di massima divisione, arriva per la prima volta cinque anni dopo nel 2015.
Il Gent festeggia la prima vittoria del campionato della sua storia
Nella successiva stagione il Gent partecipa alla Champions League e viene eliminato agli ottavi di finale dal Wolfsburg, mentre l'anno dopo raggiunge nuovamente i quarti di finale di Europa League. Lo scorso anno il club ha chiuso il campionato al 5° posto, ottenendo la qualificazione per l'attuale edizione della coppa continentale.
Lo Stadio
Casa del Gent è la Ghelamco Arena. L'impianto, inaugurato nel 2013, può contenere circa 20mila tifosi e ha sostituito il precedente stadio "Jules Otten". Caratteristica è la natura del terreno di gioco: il Gent gioca infatti su un campo ibrido detto Mixto Hybrid Grass Technology, un terreno ibrido metà naturale e metà sintetico, 100% Made in Italy.
La Ghelamco Arena, lo stadio del Gent
La stella e la formazione tipo
Scendendo in campo principalmente con il 4-3-1-2, il peso della manovra offensiva del Gent ricade pressoché interamente sulle spalle delle due punte e del fantasista che agisce alle loro spalle. Non è un caso infatti se dei 49 gol segnati dalla squadra belga tra campionato e Europa League, 34 li abbiano segnati il trequartista David e il tandem d'attacco Depoitre-Yaremchuk. Proprio quest'ultimo è il profilo più interessante della formazione belga: classe 1995, l'attaccante è già un punto fermo del Gent e della selezione ucraina, con cui ha realizzato 4 gol nel girone di qualificazione a Euro 2020. In stagione tra club e nazionale ha messo a segno 18 gol in 34 presenze, e con 10 centri è al secondo posto della classifica marcatori della Jupiler League, la prima divisione belga.
Oltre al tridente, tanta sostanza. La linea mediana è composta da Odjidja-Ofoe, Owusu e l'ex Udinese Kums, designati principalmente al recupero palla per far ripartire l'azione. La retroguardia, guidata dal terzino destro della nazionale svedese Lustig, è completata da Plastun, Ngadeu-Ngadjui e Asare, che agiscono davanti al portiere Kaminski.
Le Curiosità
Il Gent e i suoi tifosi sono noti come "I Bufali". Questo atipico soprannome è dovuto al celebre Buffalo Bill, che nel 1895 visitò la città di Gand per il tour del suo "Wild West Show". Durante lo spettacolo il pubblico iniziò a invocare l'eroe americano con il coro "Buffalo! Buffalo!". Il coro prese piede tra gli studenti universitari, e negli anni si diffuse al punto che durante le Olimpiadi di Anversa del 192 l'atleta Omar Smet, membro della selezione di atletica del Gent, lo ripropose dinanzi alla delegazione americana. Da quel momento, prima di ogni partita dagli spalti della Ghelamco Arena, si alza il coro "Buffalo! Buffalo! KAA Gent!"
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