Serie A

I numeri del Napoli: Di Lorenzo l'insostituibile, Milik il goleador

Dopo l’ex terzino dell’Empoli Zielinski, Fabian Ruiz e Insigne. Gli altri ruotano: Manolas non è intoccabile, ma gioca più Koulibaly. Recuperato Maksimovic

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
05 Luglio 2020 - 12:59

Non Zielinski, né Insigne, tantomeno Koulibaly: secondo la classifica dei minuti giocati l'unico vero insostituibile del Napoli è quello che gioca nel ruolo per definizione più anonimo, il terzino destro: il soldatino Giovanni Di Lorenzo, uno che fino all'agosto del 2017 giocava in Lega Pro al Matera, convinto che il grande calcio lo avrebbe visto solamente in tv.

Ha esordito in A il 19 agosto del 2018 (Empoli-Cagliari 2-0), quando aveva 25 anni e appena 4 gol in carriera: ne segnò 5, uno sproposito per un terzino che non batte i calci piazzati, convincendo Giuntoli a portarlo al Napoli. Ancelotti gli ha concesso un turno di riposo in panchina in una settimana col turno infrasettimanale, Gattuso pure una volta sola, domenica con la Spal, le altre 27 le ha giocate senza mai uscire, arrivando a 2.430' in campionato: dopo di lui ci sono altri tre giocatori sopra quota 2000, Zielinski (2.333'), Fabian Ruiz (2.103') e Insigne (2.101').

Poi c'è uno scalino, e si arriva ai 1.748' di Callejon, in scadenza il 31 agosto, poi l'ex romanista Manolas, settimo giocatore per utilizzo, ma con un minutaggio (1.695') ben lontano da quello degli inamovibili: colpa di alcuni problemi fisici, ma anche di 4 gare in cui è rimasto in panchina (tra cui giovedì, con l'Atalanta).

Resta il più utilizzato dei centrali: Koulibaly (un rosso col Cagliari a settembre, problemi fisici a dicembre e febbraio) ha sole 18 presenze, con 1.479' giocati, poco lontano il recuperato Maksimovic, che nel gennaio 2018 era stato ceduto in prestito allo Spartak Mosca, dopo 2 sole presenze nel girone di andata. Il serbo, portato in Italia dal Torino, che fece una super plusvalenza cedendo a De Laurentiis per 26 milioni, ne ha fatte 17 lo scorso anno, e in questo è già a 15.

Plusvalenza anche maggiore l'aveva fatta l'Udinese col miglior prodotto del suo vivaio, il portiere Meret, ceduto due anni fa per 28 milioni, con in omaggio il 33enne Karnezis, che in Friuli aveva fatto tre stagioni più che buone da titolare. Per ragioni ancora da chiarire a Napoli lo scorso anno avevano pensato bene di varare un'assurda alternanza tra tre portieri, quest'anno il greco è rimasto a fare il terzo, e il posto se lo sono giocati gli altri due, Ospina e Meret, con il primo (che giocherà anche oggi, visto che l'ex Arsenal a Bergamo è uscito in barella) avanti come presenze in campionato, 17 contro 13.

Unico giocatore in doppia cifra (10) il polacco Milik, nonostante il minutaggio limitato (1.363', in 19 apparizioni) perché va in scadenza nel 2021, e non sembra intenzionato a rinnovare.

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