Serie A, Brambati accusa: "Strakosha positivo". E la Lazio si difende
Pulcini, il medico della società biancoceleste, replica: "Sono fake news, venisse al posto mio. Se fosse vero sarei pronto a dimettermi"
Quando il conduttore di Radio Radio manda in diretta il medico della Lazio, il dottor Pulcini, la premessa è tutta un programma: «L'abbiamo chiamata perché la Lazio è sotto attacco». L'attacco, nello specifico, sarebbe rappresentato probabilmente dagli articoli della Gazzetta dello Sport contro Lotito (ne abbiamo scritto ieri, dando conto della querela annunciata dal presidente biancoceleste: ma ieri la "rosea" c'è tornata su, ricordando che è curioso evocare complotti per una squadra il cui campionato è stato costellato di fortunose coincidenze), poi da un servizio delle Iene annunciato (e poi rinviato proprio per dare a Lotito il modo di difendersi) circa un presunto pagamenti in nero a Zarate nel 2008 e anche da una sparata in una diretta Instagram dell'ex difensore di Torino e Bari Massimo Brambati: «Ci sono due giocatori positivi e nessuno lo sa. Uno del Milan e uno della Lazio. Uno è Strakosha, che dicono che abbia un infortunio alla caviglia ma non è vero, è positivo al coronavirus, o, almeno, un tampone ha dato esito positivo. E l'altro è del Milan. Ed è Kessie e siccome ha viaggiato con Gervinho hanno messo in quarantena anche lui. Lo dico solo perché se non adottiamo il sistema tedesco, e quindi se anche i nostri contagiati potranno essere isolati senza mettere in quarantena le squadre, andremo incontro a questi problemi».
Dura la replica del medico della Lazio, il dottor Pulcini: «Perché il signor Brambati non viene al posto mio a fare il dottore? A Strakosha ho fatto il cicloergometro con 500 watt con una frattura al piede. È un fenomeno, di un altro pianeta. L'importante è avere il cervello positivo, la positività di umore che consentirà alla Lazio di lottare sul campo per vincere, come dice giustamente il Presidente, con merito e non per altri fattori burocratici. Che si dicano delle bugie che offendono non solo la persona interessata ma anche l'organizzazione, lo staff medico e tecnico che lavorano seriamente. Questo è veramente grave. Io non mi permetto di giudicare, perché non sono un giudice, ma se questa persona è specializzata in fake news allora lo chiamerò dottore delle fake news».
Dalla Lazio finora nessuna replica: «Valutare se prendere provvedimenti nei confronti del signor Brambati non spetta a me. Non credo però che si vada oltre, visto il clima e le risate che ci siamo fatti parlando di queste affermazioni. Buon per lui, perché altrimenti rischia brutto. Fate venire qualcuno a controllare. Fatemi questo regalo. Io mi dimetto immediatamente se lui ha qualche problema. Lavoro con scienza e coscienza. Tutto questo è assolutamente ridicolo. Sono sconvolto. È veramente grave».
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