Serie A

Samp, peggior difesa del campionato e pochi gol: ecco gli avversari della Roma

Di Francesco è passato dalla difesa a 4 a quella a 3: ora tocca a Ranieri. Una rete per Quagliarella, nessuno a quota 2: secondo peggior attacco, peggio solo l'Udinese

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
18 Ottobre 2019 - 14:04

C'era un quadrilatero di riferimento nella Sampdoria di Di Francesco, e probabilmente Ranieri, che non è uomo da rivoluzioni, lo confermerà: portiere, terzino destro e sinistro, e centrocampista davanti alla difesa. Il 22enne Audero si è piazzato tra i pali doriani nel 2018, dopo l'esordio in A con la Juve e una stagione in prestito a Venezia, e lo scorso anno non ha saltato un minuto nelle prime 36 giornate, quando si è accomodato in panchina per dare spazio al brasiliano Rafael: ora che il suo vice è l'ex Chievo Seculin il numero 1 di origine indonesiana si è ripreso il posto, giocando tutti i minuti del campionato.

Come lui è arrivato a 630' Nicola Murru, laterale sinistro, sia a 4 che nell'inusuale mediana a 5 varata dalla terza giornata dall'ex tecnico della Roma. Staccato di poco il polacco Bereszynski, che dopo le prime 3 partite da esterno è stato schierato come centrale di destra, in una linea a 3: nell'ultima partita, con il Verona, è uscito a 14' dalla fine per sbilanciare la squadra con Gabbiadini, fino a quel momento non aveva saltato un minuto.

Il quarto ad averle giocate tutte è il 30enne svedese Ekdal, centrocampista centrale, una sola sostituzione ricevuta, a metà secondo tempo contro l'Inter: con 207 presenze in serie A è il terzo più esperto della rosa, dietro al 35enne Barreto (263 partite, ma una sola quest'anno, il secondo tempo della seconda giornata). Primo in classifica, neanche a dirlo, capitan Quagliarella: 36 anni suonati, 445 presenze in A - tra quelli in attività lo superano solo Buffon e Handanovic - e 154 gol. Però le cifre sono in calo: dopo i 26 centri del 2018-19 quest'anno ha segnato una volta sola, peraltro su rigore, alla seconda contro il Sassuolo.

Il quarto giocatore per numero di presenze è l'ultimo arrivato, Andrea Bertolacci, tesserato da svincolato, con un contratto fino a giugno, proprio durante questa sosta. Sono 200 (con ben 21 gol) le presenze in A del centrocampista di Spinaceto, neppure una con la Roma, che lo ha cresciuto nel settore giovanile, e neppure una nel Milan 2018-19, con cui è andato in panchina 24 volte, e mai in campo. Ultima in A il 20 maggio 2018, 90' in Genoa-Torino 1-2, in prestito ai rossoblù. Paradossalmente, anche nell'anno in cui ha fatto un gol solo, Quagliarella è capocannoniere dei suoi: stesso bottino per Gabbiadini, Jankto e Bonazzoli, nessuno a 2. Secondo peggior attacco (l'Udinese si è fermata a 3) e peggior difesa (16 gol presi): l'ultimo posto dei doriani si spiega così.

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