Roma-Virtus Entella, Riccardi sogna l’esordio coi grandi
Sabato Roberto Mancini ha fatto il suo nome come possibile erede dei Rivera, Baggio e Totti per il Mondiale del 2022
Schiererà i migliori la Roma questa sera, perché non ci si può permettere di snobbare la Coppa Italia. Schiererà i migliori, sperando di chiudere presto la pratica, per amministrare nella ripresa. Lo spera più di tutti Alessio Riccardi, il più giovane tra i convocati: trequartista classe 2001, minorenne fino al 3 aprile, è già alla quarta chiamata col gruppo dei grandi, con cui ha fatto anche la preparazione precampionato, unico tra i Primavera (portieri a parte). La prima volta è di 11 mesi fa: Di Francesco aveva gli uomini contati per la partita col Benevento, e portò in panchina tre ragazzi, un '99, il regista Marcucci, e due 2001, lui e l'amico di sempre Bouah, terzino di spinta. Insieme avevano perso ai supplementari lo scudetto Giovanissimi, erano stati promossi sotto età con gli Allievi nel 2016-17, e l'anno dopo si erano ritrovati in Primavera. Di cui quest'anno erano i punti di forza: Bouah si è dovuto fermare a novembre per la rottura del crociato,
Riccardi sabato era in campo a Vinovo, quando la Primavera ha battuto 3-1 la Juventus del suo compagno/rivale in azzurro Fagioli. E sulla Gazzetta dello Sport: Roberto Mancini, lamentandosi che non ci sono più i grandi numeri 10 tipo Rivera, Baggio e Totti, ha fatto il suo nome tra i due che spera esplodano prima del Mondiale 2022. Inevitabile l'accostamento con Zaniolo, che lo stesso Mancini aveva chiamato in Nazionale prima dell'esordio. E Riccardi, quando gli è stato chiesto, ha detto (ridendo) che si stava scaldando per il Mondiale, e (seriamente) che vorrebbe tanto giocare con Zaniolo. Potrebbe capitare già stasera, se il risultato sarà in ghiaccio: 11 mesi fa si stava scaldando quando un gol del Benevento convinse DiFra a preferirgli un malconcio De Rossi. Stasera tiferà più di tutti: 2-3 gol di scarto, e verrà il suo turno.
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