Roma-Porto, De Rossi punta ai favolosi Sessanta
Finora sono cinquantanove le presenze del Capitano nella coppa più prestigiosa, a partire dal debutto assoluto da professionista nel 2001
Questa sera contro il Porto soffierà sulle sessanta candeline di Champions. Un traguardo mica da poco per chiunque, anche di più se la maglia è sempre stata quella della Roma e il nome stampato sulle spalle è De Rossi. È la sua competizione, fin dalla primissima volta. Daniele è maggiorenne da poco, ma ha già catturato l'occhio di Fabio Capello, che pure non è tipo da lasciarsi intenerire dai ragazzini. Eppure quel caschetto biondo che in mezzo al campo non ha paura di nulla conquista il friulano di ferro. Al punto che non esita a farlo esordire proprio nella massima competizione europea. Venti minuti in campo con l'Anderlecht, in un 1-1 che contribuirà a qualificare la Roma alla seconda fase.
Trascorrono tre anni prima di vederlo titolare nella Coppa accompagnata dal famoso inno: De Rossi si è ritagliato un ruolo di primo piano già nell'ultima stagione capelliana e la stagione successiva è il perno del centrocampo di una squadra basata su tanti prodotti del vivaio. Si gioca al Bernabeu e dopo soli tre minuti è proprio lui a portare in vantaggio la Roma dei giovanissimi nella tana dei Galacticos. La gara finirà 4-2 per il Real, ma la sua prima firma in Champions è di quelle da ricordare. Esattamente come l'ultima, il 2-0 che indirizza verso l'impresa da tramandare ai posteri la notte magica contro i marziani del Barcellona. In mezzo più di cinquanta partite, di ogni genere, anche cupo. Perfino nella notte più buia la stella di De Rossi non si spegne: il suo gol a Old Trafford è bello e romantico. Prima e dopo, tante prestazioni da incorniciare: da Lione a Madrid, alle due strepitose vittorie a distanza di dieci anni con il Chelsea. Fino alla straordinaria cavalcata dell'ultima stagione. In questa si è fermato a due presenze. Eppure stasera toccherà le sessanta.
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