Ausilio: "Mio figlio mi ha fatto una testa così per Kluivert, Monchi ci ha creduto di più"
Le parole del ds interista: "Le cose sono due: o è stato più bravo il mio collega della Roma, oppure io non mi sono fidato di lui"
Il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, ha rilasciato un'intervista a Sky, dove ha parlato di due talenti giallorossi: Kluivert e Zaniolo:
Tuo figlio studia da direttore sportivo. Ti dà anche qualche consiglio?
"A casa effettivamente ho qualche problema… questa cosa lo sanno anche Mino Raiola e anche Monchi. Mio figlio per anni mi ha fatto una testa così per Justin Kluivert. Perché non l'ho preso? Forse perché altri ci hanno creduto di più. Le cose sono due: o è stato più bravo il mio collega della Roma oppure non mi sono fidato di mio figlio! Non saprei, era un giocatore che stimavo, ma in quel momento ho pensato che forse all'Inter non avrebbe avuto lo spazio che merita un giovane come lui. Mio figlio gioca a livello amatoriale ma gli piace guardare molte partite. Ogni tanto mi segnala qualche giovane ed un paio di nomi che mi ha fatto sono proprio nomi di giocatori che ho in testa. Quindi, meglio non fare pubblicamente questi nomi…".
L'Inter, per questioni di bilancio, ha dovuto sacrificare e quindi cedere alcuni giovani giocatori. Zaniolo, ad esempio. Quanto ti è dispiaciuto?
"Oggi non baratterei il fatto di avere uno o due giocatori in più in cambio dei titoli che hanno portato, magari anche attraverso il sacrificio di questi ragazzi, all'Inter. Su tutti penso a Bonucci: è stato sacrificato in un'operazione con il Genoa nell'estate 2009 che ha portato all'Inter Milito e Thiago Motta. E sappiamo cosa ha poi vinto l'Inter grazie a questi due giocatori. Mi auguro che tra qualche anno parleremo di Zaniolo come ho parlato prima di Bonucci: per prendere Nainggolan e vincere abbiamo dovuto sacrificare un ragazzo sicuramente di prospettiva".
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