Serie A

Udinese, Behrami: "La Roma è forte, dobbiamo assimilare subito il gioco di Nicola"

Il centrocampista bianconero sul sito del club: "Poco importa chi ci troviamo davanti, siamo in una situazione di classifica difficile e ne siamo consapevoli"

PUBBLICATO DA La Redazione
21 Novembre 2018 - 20:47

Valon Behrami, centrocampista dell'Udinese, prossimo avversario giallorosso in campionato, ha rilasciato una lunga intervista sul sito della società friulana, che sfiderà la Roma questo sabato alle 15 alla Dacia Arena. Queste le sue parole. 

Valon, dopo la sosta si riparte con una partita difficile, visto che ospiteremo la Roma.
"Poco importa chi ci troviamo davanti, siamo in una situazione di classifica difficile e siamo consapevoli delle complicazioni che incontriamo durante le partite. La Roma è un avversario forte ma il nostro obiettivo è quello di assimilare il più in fretta possibile le indicazioni del Mister e replicarle al meglio in campo".

Le tante assenze per impegni internazionali hanno reso più complessa la preparazione di questa gara?
"Sicuramente non ci hanno aiutato anche perché un nuovo allenatore porta cambiamenti che vanno assimilati. In questi giorni abbiamo lavorato tanto dal punto di vista fisico ma per preparare la partita tutti insieme avremo davvero pochissimo tempo. Questa però non dev'essere una scusa".

Parlando del cambio allenatore possiamo dire che adesso inizia un nuovo ciclo all'interno del campionato?
"Ogni allenatore ha le sue idee e il suo modo di lavorare: per forza di cose la squadra che scenderà in campo avrà una mentalità differente e questo aspetto è legato a quanti concetti riusciamo ad assimilare durante questa settimana. Dovremo dare il massimo a livello fisico e cognitivo per cercare di far nostri più concetti possibili".

Mister Nicola negli allenamenti è molto preciso: pretende da voi massima attenzione perché vuole una squadra organizzata. Si sofferma molto sulla tattica spiegandovi i movimento per filo e per segno. Noti qualche cambiamento rispetto a quanto si faceva prima?
"Non è corretto fare paragoni ma sì il Mister ha visto degli errori che ci sono costati parecchio e vuole correggerli in allenamento seguendo la sua filosofia di gioco. Poi può essere giusta o sbagliata ma il fatto che fermi spesso le azioni e curi i dettagli è molto importante".

A te che sei il capitano, il leader di questo gruppo, il mister ha detto qualcosa di particolare?
"No niente di specifico: vuole una squadra che lotta, precisa attenta fatta di giocatori che si sacrificano l'uno per l'altro. Non giudica l'errore tecnico ma ci tiene all'atteggiamento: è una persona che ti infonde tanta carica, è preciso nella tattica e penso che in questi giorni abbiamo lavorato bene. Il bello per me - che non sono più giovanissimo - è quello di poter imparare sempre cose nuove".

Hai un importante ruolo di leader all'interno della squadra. Come ti sei comportato con i più giovani che si trovano, magari per la prima volta, a vivere un cambio in panchina e una situazione difficile in classifica?
"Penso che i più giovani debbano solo pensare a migliorarsi, tutti i giorni. Cerco di fargli sentire il meno possibile addosso il peso di questa situazione: sono pronto a prendermi se necessario tutte le responsabilità che mi competono, cercando di fare in modo che loro possano lavorare serenamente. Alla fine però è davvero una questione di esempio, di atteggiamento. Io sono il primo che sa che può imparare sempre qualcosa e in campo continuo a dare tutto".

I tifosi risponderanno presente, tanta gente allo stadio, che segnale è questo per la squadra?
"Non siamo felici per quello che abbiamo dato fino ad oggi ai tifosi, che meritano di più, ma è fondamentale questa loro vicinanza, perché siamo una squadra molto giovane ed è comprensibile che possiamo soffrire in un momento difficile. È bello che la gente lo capisca e venga allo stadio a sostenerci in ogni caso, i tifosi veri si vedono in questi momenti".

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