Se quelli del Chelsea ci mettono la Firm
Alla crescita esponenziale della squadra è corrisposto un paradossale anonimato di una delle tifoserie più rinomate d’Inghilterra
A Londra il cielo è sempre più Blue. Eredità degli ultimi vent'anni di football, a dispetto del proverbiale clima uggioso. La prepotente ascesa del Chelsea di Abramovich ha sovvertito le gerarchie, trasformando un club di piccolo cabotaggio in una corazzata internazionale. Ma alla crescita esponenziale della squadra è corrisposto un paradossale anonimato di una delle tifoserie più rinomate d'Inghilterra. Che la fama non fosse sempre tendente al "bene", è un dettaglio per i frequentatori delle Terraces, settori popolari dove la partita viene seguita rigorosamente in piedi fino agli Anni 90. Nella culla dell'hooliganismo ogni Firm è più rispettata quanto più è temuta. E quella del Chelsea, nel ventennio precedente ai successi della squadra, a suon di gesta violente diventa il principale argomento per citare il club di Fulham Road, che galleggia tra Firste Second Division. A dispetto del quartiere ad alto tasso Posh nel quale è situato Stamford Bridge, i tifosi locali appartengono alla working class, trovano sfogo ai rancori sociali nell'alcol e nelle sottoculture giovanili, delle quali la capitale inglese è apripista fin dal finire degli Anni 60. [...]
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