Liverpool-Roma - "Ci dicevano: passate sotto la Kop, no problem"
Commistione tra tifosi, assenza di agenti di polizia e steward confusi. "La cosa migliore era nascondere la sciarpa..."
Emergono nuove testimonianze in merito alle problematiche legate alla gestione dell'ordine pubblico in occasione della sfida di Liverpool. Mentre proseguono le indagini relative ai due tifosi romanisti attualmente in custodia, dall'altro lato gli episodi che hanno caratterizzato la calda giornata in terra inglese continuano a prender forma.
"Passate sotto la Kop"
«Dopo aver chiesto informazioni per raggiungere il settore ospiti – la testimonianza di un sostenitore giallorosso riportata da Sportpeople.net – ci viene detto da uno steward di passare sotto la loro curva, che non ci sarebbero stati problemi e che l'unico pericolo sarebbe stato il dover guardare a sinistra per attraversare». Dichiarazioni che rendono l'idea in merito ad una gestione dell'evento sportivo incapace di valutare eventuali profili di rischio, nonostante la nota rivalità tra le due tifoserie.
"Nascondete la sciarpa"
Parole a cui si aggiungono quelle di un signore arrivato ad Anfield con mezzi privati. «Abbiamo messo la macchina nel parcheggio dedicato, quando siamo scesi ci siamo resi conto della commistione tra tifoserie. Per un momento ho pensato di tornare indietro, perché intorno a me c'erano soltanto sostenitori inglesi. Alla richiesta di informazioni in merito al raggiungimento del settore, uno steward preoccupato mi ha indicato la via pregandomi di nascondere la sciarpa ed evitare ogni eventuale contatto con i tifosi locali. All'uscita, invece, dopo aver ripreso la macchina ed essermi allontanato, mi sono trovato al cospetto di volanti con le sirene spiegate e dozzine di romanisti in giro per la notte senza mezzi a disposizione. Avrebbero potuto gestirla in maniera diversa, per fortuna la stragrande maggioranza dei presenti ha tenuto un comportamento civile».
"Taxi e bus sotto la curva del Liverpool"
Ribadendo l'assoluta condanna ad ogni forma di violenza, è bene sottolineare nuovamente quanto le forze messe in campo dalle autorità preposte non siano state all'altezza e che solo il comportamento pacifico della stragrande maggioranza dei presenti ha potuto evitare un bollettino ancor peggiore. «All'uscita dal settore ospiti ci siamo avvicinati a dei poliziotti, per chiedere dove fosse la fermata dei taxi più vicina o in alternativa un bus a disposizione. Alla risposta di doverci incamminare verso la Kop (la curva dei tifosi del Liverpool), abbiamo deciso di intraprendere il percorso a piedi. Ovviamente nel lato opposto visto il clima piuttosto teso. C'erano ragazzi che tentavano in tutti i modi di fermare i pochi taxi in circolazione. Sapevamo che non sarebbe stata una trasferta di facile gestione, ma non pensavamo di andare incontro ad una giornata del genere», le parole di un incredulo tifoso romanista.
Segnalazioni che crescono nel corso delle ore, per cercare di fornire un quadro completo in merito ai disordini che hanno caratterizzato il pre e il post partita, tra la triste vicenda legata a Sean Cox e le risse scoppiate in pub e per i vicoli del centro cittadino e delle zone limitrofe lo stadio.
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