Champions

Roma-Liverpool 1984: gli appunti prepartita di Joe Fagan

Vi riportiamo la traduzione testuale della seconda e terza pagina del discorso che l'allenatore dei Reds recitò prima della finale allo Stadio Olimpico

PUBBLICATO DA Tonino Cagnucci
20 Aprile 2018 - 11:02

Per molti di noi è un ricordo indelebile, altri sono cresciuti con il mito persino troppo pesante di quella Roma e dei suoi giocatori. Roma-Liverpool 30 maggio 1984 è un'epoca, una e mille generazione di romanisti, molti più ricordi,  un orgoglio, una ferita, un vanto, la Partita. Il CEO del Liverpool Peter Moore ha organizzato, in vista della semifinale di Champions, una campagna mediatica incentrata sui ricordi dei Reds riguardanti quella notte del 30 maggio 1984 allo Stadio Olimpico.

Vi riportiamo la traduzione testuale della seconda e terza pagina del discorso che l'allenatore dei Reds, Joe Fagan, recitò nel prepartita ai suoi giocatori (non condividendo affatto l'ultima riga e altri stralci dei suoi appunti!). La prima pagina di questo suggestivo documento è andata perduta. Dà fastidio, ma è solo cronaca, anzi storia vista dalla parte sbagliata. 

"[...] Calci di punizione veloci. Bartolomei giocherà di fronte al difensore in posizione 3, Falcao giocherà di fronte a lui e detterà il gioco da lì. Non rimanete in posizioni fisse, ma scambiate le posizioni tra voi che giocate là davanti. Conti va a sinistra, a destra, e va anche fino in fondo in posizione di attaccante centrale. Non dimenticatevi, se si ritrova con il lato chiuso può fare ben poco.
Non concedete calci di punizione fuori dall'area di rigore - sapete quanto sono bravi a cascare. Non concederemo l'uno contro uno a Falcao, ma l'uomo a lui più vicino lo prenderà velocemente. Li dobbiamo rispettare, ma li batteremo. Permettiamogli di fare il loro gioco a discapito nostro, noi siamo bravi quanto loro se non migliori.
Tutto questo discorso di merda è inutile riguardo a un buon match, visto che andremo in cerca del pallone e nient'altro. Prendetelo per primi e quindi giocate il nostro gioco naturale. Stessa formazione che ci ha portato in finale - Kenny e Craig nella posizione di attaccanti centrali molto profondi, pronti a portare fuori il loro centrocampista e poi attaccare velocemente.
Tutto il meglio - facciamoceli!!
Non vi dimenticate. Muovetevi! Non state fermi! (Il loro) portiere, non sa tenere la palla sui tiri, non sa parare."

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI