Psg, Dani Alves su Astori: "Non siamo turbati perché non lo conoscevamo"
Il brasiliano in conferenza stampa: " Nel mondo ogni giorno muoiono migliaia di bambini, che non hanno però altrettanta attenzione"
Durante la conferenza stampa nella vigilia di Psg-Real, ritorno degli ottavi di Champions League, un giornalista di Sky Sport Italia chiede a Dani Alves: "Ieri è stato un giorno molto molto triste per lo sport in Italia, e per lo sport Mondiale, per la morte di Davide Astori, un giocatore che ha giocato anche contro di te e con Verratti nella selezione della Nazionale. Anche Thiago Silva lo ha incontrato come avversario. Come avete affrontato la disperazione, ieri, per la notizia della sua scomparsa?".
Questa la risposta di Dani Alves: "Non ne siamo stati turbati più di tanto perché non lo conoscevamo molto, non eravamo molto amici. Sono addolorato e mando un caloroso abbraccio alla sua famiglia in questo momento. Se rifletto riguardo alla vita, penso che Davide avesse ormai fatto quello che doveva in questo mondo caotico, e che come tutti quando finiscono ciò che devono fare, sia in un mondo migliore. Sono cose che comunque si pensano quando se ne va una persona così. Nel mondo però ogni giorno muoiono migliaia di bambini per migliaia di ragioni diverse, che non hanno però altrettanta attenzione. E sono invece molto importanti. Tutti dobbiamo morire prima o poi perché siamo qui di passaggio. Io sono molto triste per la sua famiglia. Magari siamo tristi, anche molto molto tristi, perché era un collega, ma non di certo come i suoi familiari che stanno provando un dolore più forte".
Sul web, intanto, fioccano le critiche per le parole ciniche del terzino del PSG.
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