Shakhtar-Roma, nel gelo di Charkiv l'ultimo treno per Bruno Peres
Se Florenzi non dovesse recuperare, toccherebbe a lui. Sarebbe l'utimo estremo, tentativo di rilancio dopo due stagioni deludenti del brasiliano
Qualora Alessandro Florenzi non dovesse farcela, nel gelo di Charkiv toccherebbe e Bruno Peres. Il terzino brasiliano, arrivato a Roma tra grandi entusiasmi non è mai riuscito d imporsi e a sbocciare. Lo scorso anno con Luciano Spalletti, Bruno le ha giocate quasi tutte, complice l'assenza di Florenzi per infortunio e l'iniziale cambio di modulo che ne favoriva le caratteristiche. Sì perchè Peres, per formazione e atteggiamento, si trova meglio quando è coperto da una difesa a tre.
Nella linea difensiva a 4, anche Spalletti gli preferiva Antonio Ruediger, volato a Londra la scorsa estate. Con Eusebio Di Francesco il brasiliano non è riuscito a trovare la propria strada e qualche disavventura automobilistica e comportamentale ha fatto precipitare le sue quotazioni a Trigoria. Nonostante la defezione di Rick Karsdorp, il tecnico è stato costretto, viste le prestazioni fornite dal brasiliano, a riproporre Alesssandro Florenzi in un ruolo non suo, o comunque non congeniale alle sue caratteristiche e alle idee calcistiche dell'allenatore. Ma l'Ucraina è una terra strana, che scalda il cuore e le capacità dei brasiliani col suo vento gelido. Chissà che non possa avere los tesso effetto dsu Bruno, questa sera. Se dovesse scendere in campo, per lui sarebbe davvero l'ultima chiamata.
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