Roma-Qarabag, Di Francesco: "Nessuno ci dava per favoriti, i meriti sono del gruppo"
L'allenatore giallorosso ha parlato dopo la vittoria contro gli azeri: "Grande vittoria. Stadio? Felicissimo, spero di essere ancora qui quando sarà pronto"
L'allenatore della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato dopo la vittoria contro il Qarabag e la successiva qualificazione da prima del girone agli ottavi di finale di Champions League. Queste le sue parole:
A MEDIASET
E' il suo capolavoro?
Grande vittoria, difficile vincere in Champions. Soddisfatto per il primo posto, inizialmente nessuno ci dava per favoriti, anzi. Noi ci abbiamo creduto, i ragazzi soprattutto, ci hanno messo grande determinazione sin dalla prima gara contro l'Atletico.
Troppa preoccupazione stasera?
La differenza è stata tra il primo e il secondo tempo: non andavamo mai senza palla, e alla fine fai fatica a creare situazioni pericolose. Nel secondo tempo molto meglio, anche con i calci piazzati. Nel secondo tempo in generale molto meglio, anche se alla fine è venuto un po' il braccino perché qui a Roma non si è troppo abituati. A me piace più la verticalità che il possesso sterile.
Rivoluzione dolce?
Il merito è del gruppo. L'importante è entrare nella loro testa, per ora ci sono riuscito ma non mi accontento.
Ci ha creduto da subito?
Chi fa questo lavoro non può non crederci.
IN CONFERENZA STAMPA
"Volevamo fortemente questo risultato. Nel secondo tempo abbiamo iniziato benissimo, meno nel primo. Sentivamo molto questa partita. Stavamo assaporando questa qualificazione. Emozioni particolari non ne ho. Sto già pensando agli ottavi, non bisogna accontentarsi. Fare sempre qualcosa in più. Siamo andati avanti ed è motivo di grande orgoglio. Spesso qui ci si accontenta, dobbiamo cambiare. Essere più ambiziosi. Abbiamo dimostrato di poterci stare. Dobbiamo viverla con grandissimo entusiasmo. Oggi abbiamo vinto soffrendo, grande maturità. Lo Stadio? Felicissimo, spero di poterci essere da allenatore della Roma. Kolarov e Perotti stanno facendo molto bene insieme, ma mi aspetto sempre meglio. A volte ci accontentiamo, dobbiamo giocare per fare gol. Non solo per divertire. Abbiamo una grande fascia sinistra. Anche El Shaarawy è stato importante. Ma voglio parlare della squadra, tutti avevano il desiderio di passare come collettivo. Come squadra. Chi vorrei ora? Non dobbiamo avere paura di affrontare altre squadra. Dobbiamo avere la capacità e la forza di giocare così anche con le grandi squadra. Già esserci è bellissimo e dobbiamo giocare con ambizione. Il Qarabag ha fatto un'ottima Champions League tolta la prima partita. Ha sempre combattuto. Alla lunga noi abbiamo meritato la vittoria. Faccio loro i complimenti per aver fermato due volte l'Atletico Madrid. Ci si esalta troppo e ci si abbatte con troppa facilità. Devo far capire alla squadra la differenza. La mentalità è quella di fare sempre la partita ed essere aggressivi. Se aspettiamo la palla sui piedi diventiamo una squadra normale".
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