Roma-Atletico Madrid, Di Francesco: "Abbiamo le qualità per metterli in difficoltà"
Il tecnico giallorosso ha aggiunto: "In partite del genere è fondamentale avere in campo dei leader come Strootman"
Alla vigilia dell'esordio della Roma in questa edizione della Champions' League contro l'Atletico Madrid, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha incontrato i giornalisti per una conferenza stampa insieme a Kevin Strootman.
Domani la Prima in Champions': che esordio si aspetta?
"Una squadra determinata, che abbia voglia di ottenere un buon risultato. Mi auguro che sia un esordio positivo, perché nelle ultime partite di Champions' la Roma ha vinto pochino: questa prima partita sarà determinante".
Il "Cholismo" è ormai diventato una specie di filosofia: cosa la colpisce dello stile di gioco di Simeone?
"La squadra ha una sua identità, meno estetica, ma molto pratica, con grande carattere, che raggiunge sempre l'obiettivo. In quattro anni ha fatto due finali, quindi non è una casualità. Simeone è un grandissimo allenatore, e per competere con questa squadra dovremo avere una nostra identità".
Ha sciolto il dubbio Florenzi-Bruno Peres? Schick come sta?
"I dubbi sono all'ordine del giorno ed è bene averli. Tutti si stanno allenando bene. Noi parliamo di collettivo, insisto su questo aspetto da quando sono qui. Le valutazioni le farò entro oggi e domani, non ho ancora deciso. Per quanto riguarda Schick l'infortunio è meno grave del previsto, mi auguro di averlo per la prossima in casa, o per quella successiva. Sono soddisfatto che il suo infortunio non sia così grave".
Qual è l'idea di gioco che vuole trasmettere alla sua squadra? Come sta Moreno?
"Sta bene, nell'ultimo periodo aveva avuto problemi muscolari, ma ora sta trovando continuità e ha giocato 90' nell'ultima gara con il Messico. Dalla squadra voglio un'organizzazione ben precisa, dobbiamo rimanere sempre corti e giocare insieme, in ogni situazione di gioco: questa è la cosa più importante".
E' un bene o un male non aver giocato sabato contro la Samp?
"Sicuramente giocando domani daremo una risposta ben definita. Forse non avendo viaggiato e essendoci riposati di più è stata una cosa positiva, ma giocarla più in là potrebbe essere un problema per il calendario. Ma è un vantaggio relativo, perché molti calciatori dell'Atletico che giocheranno domani, non sono scesi in campo contro il Valencia, perché Simeone li ha fatti riposare".
Hai studiato come mettere in difficoltà l'Atletico? C'è un modo per neutralizzarli?
"Non posso dirlo pubblicamente, ma abbiamo pensato qualcosa per metterli in difficoltà: dobbiamo sfruttare al meglio il nostro gioco e le nostre qualità, perché possiamo far loro male. Dobbiamo essere all'altezza dei nostri rivali per quanto riguarda il piano della lotta fisica e agonistica. Strootman, ad esempio, è un leader nell'allenamento e in partita: abbiamo bisogno di giocatori come lui, che sappiano trascinare la squadra. Quindi contro questa squadra in particolar modo sono fondamentali calciatori con queste caratteristiche".
Non avendo giocato l'ultima gara, i giornalisti sembrano essersi dimenticati di voi: la partita di domani serve anche per far vedere che la Roma c'è?
"E' anche logico, perché abbiamo perso l'ultima e saltato quella con la Sampdoria. Ora pensiamo a questa gara: affrontiamola al meglio, cercando di far tornare a parlare di noi. Quella di domani è una partita in cui gli episodi possono essere fondamentali: noi dovremo essere bravi a cercare di portarli dalla nostra parte".
Cosa si aspetta da Perotti?
"Devo dire che contro l'Inter ha fatto una partita straordinaria, di grande sacrificio: è quello che ha corso più di tutti. Sta in ritiro con me da Pinzolo, ha cambiato un po' il suo modo di giocare, avvicinandosi alla porta, e mi auguro che questo possa dargli dei vantaggi. E' in una condizione fisica ottimale e mi aspetto molto da lui, ma non dimentichiamoci di El Shaarawy, che piano piano sta recuperando: a breve avremo due ottimi calciatori in quella zona di campo".
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