Roma-Chievo, Di Francesco: "Prendiamoci i 3 punti, poi tenteremo un altro miracolo"
Il tecnico in conferenza stampa: "Siamo tutti vicini a Sean e alla sua famiglia: mi auguro che la partita di ritorno sia una vera festa di sport"
Alla vigilia della gara contro il Chievo, il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni:
"Volevo tornare su quanto accaduto a Liverpool: personalmente condanno ogni forma di violenza. Siamo tutti vicini a Sean e alla sua famiglia. Mi auguro che la gara di ritorno sia veramente una festa, magari con un bel risultato, ma una festa di sport. Questo è l'appello che faccio alla mia tifoseria".
Condizioni mentali?
"Siamo molto dispiaciuti: ci aspettavamo un risultato differente, restando di più in partita, ma non è stato così. Ora però abbiamo una gara importante contro il Chievo e sono certo che i ragazzi vorranno rifarsi".
Il Chievo è scivolato in classifica, ma ha quasi fermato le grandi. Che avversario è?
"Sono abituati a lottare per salvarsi, una squadra esperta: sarà una battaglia, ma noi vogliamo vincere. Dobbiamo essere bravi a far gol il prima possibile: ci vorrà maggiore determinazione sotto porta, un aspetto che ci è un po' mancato nel corso di questa stagione".
Che valutazioni ha fatto dopo Liverpool-Roma? Merito di Klopp o limiti dei giallorossi?
"Analizzandola, abbiamo fatto molto bene nei primi 25', poi al primo contropiede di Mané ci siamo abbassati e siamo stati poco determinati in alcuni duelli. Fisicamente il Liverpool ci è stato superiore: dobbiamo riportare i nostri livelli di corsa e determinazione alle gare precedenti. Ci siamo impauriti e smarriti, cose che non devono accadere: dobbiamo essere più spigliati e decisi".
Ancora turnover?
"Sicuramente sono fuori Perotti e Strootman, Diego forse per due settimane. Kevin non ci sarà, ma mi auguro di averlo a disposizione per il Liverpool. Per quanto riguarda il turnover, valuterò oggi, ma sicuramente dei cambi ci saranno"
All'andata esordì Schick da titolare: un girone dopo, può giocare con Dzeko nel 4-3-3?
"Sì sì. Ritengo che lui è differente per caratteristiche dall'ala del 4-3-3, ma ci vuole maggior sacrificio da parte sua. La sua condizione fisica e mentale è ottimale"
Quando vi siete messi con la difesa a 4 ad Anfield, avete fatto meglio: impressione sbagliata?
"All'inizio c'è stata una comunicazione errata, Gonalons non aveva capito, ma ci siamo messi subito 4-3-3. Ho fatto delle scelte e me ne assumo le responsabilità, ma la differenza non la fanno i numeri, bensì l'atteggiamento. Non puoi giocare contro il Liverpool senza avere la stessa loro cattiveria: ci siamo sciolti un pochino"
Rifarebbe tutte le scelte fatte ad Anfield? La gara di domani diventa la partita principale?
"Chi non ci crede, può stare a casa. Mi sembra assurdo pensare di andare a giocare una partita di ritorno con 70mila persone senza giocarsela. Al di là di questo, ritengo che le scelte vanno portate avanti con dignità e forza. Io ci credo, credo nella squadra e voglio che anche l'ambiente dimostri la stessa forza. Prima pensiamo al Chievo. Per qualsiasi cosa, però, prendetevela con me: lasciamo lavorare la squadra da qui alla fine".
Se Capello le avesse detto: "la gara più importante è quella col Chievo", lei da calciatore sarebbe riuscito a non pensare a una gara importante come il ritorno col Liverpool?
"Ci siamo già passati con la Fiorentina. Nella crescita di squadra e ambiente è fondamentale la capacità di trattare tutte le partite allo stesso modo. Così contro il Chievo, fondamentale per il nostro futuro".
Lei spesso parla di cattiveria agonistica: come si motiva una squadra a compiere un altro miracolo?
"Prima di tutto parliamo tanto del Liverpool e poco del Chievo. Loro sono stati più bravi di noi, quest'anno siamo mancati un po' nella continuità e dobbiamo ritrovarla il prima possibile, perché non c'è tempo. Prima pensiamo a dare il massimo contro il Chievo, poi ci concentreremo sul ritorno contro il Liverpool".
Silva e Peres si sono mossi bene a Ferrara: possono giocare?
"Sì, potrebbero giocare tutti e due, o uno dei due. Bruno è in grande crescita, Silva ha fatto una gara molto intelligente e affidabile"
Un commento alle critiche del post-partita di Rio Ferdinand e Roy Keane...
"Roy Keane non so che lavoro faccia, non devo rispondergli: non mi tocca, le risposte si danno sul campo. Ricordiamoci dove siamo arrivati: il livello si alza, Salah ha fatto la differenza. Spero che al ritorno ci sia uno dei miei a fare la differenza"
Roma migliore delle italiane in Europa, ma che stenta in campionato: come si spiega questo paradosso?
"Non è un paradosso, perché se vai in due competizioni, ci sta che in una fatichi. La Juve è la più abituata a sostenere le due competizioni. Noi sicuramente potevamo fare di meglio in campionato, ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions, qualcosa che non è ancora finito. Attendiamo la fine della stagione per valutare la stagione della Roma".
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