Serie A

Di Francesco: "Stiamo crescendo, ma voglio più continuità"

Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato a margine partita a Crotone: "Sono contento di avere Alisson, con lo Shakhtar si era riposato"

PUBBLICATO DA La Redazione
18 Marzo 2018 - 16:26

Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato a margine della vittoria per 2-0 a Crotone, arrivata grazie ai gol di El Shaarawy e Nainggolan. Queste le sue parole.

Di Francesco a Mediaset Premium

Vittoria da squadra matura.
Stiamo crescendo, è stato un ottimo primo tempo dal punto di vista delle scelte. Non era facile entrare. Poi un po' ce la siamo complicata da soli, ma vi assicuro che il vento non aiutava i miei giocatori. 

I due errori fatti contro il Barcellona sono due gol presi.
Non paragoniamo questa partita al Barcellona, sono altri campi e situazioni differenze. E' stato bravo poi Alisson a salvare la porta. Non devono accadere.

La prova di Alisson.
Con lo Shakhtar lo abbiamo fatto riposare, oggi qualche parata gliela abbiamo fatta fare se no si annoia.

L'interesse del Real Madrid?
Mi piace guardare avanti, ma oggi di mercato no, siete un po' troppo avanti.

Ti aspettavi questo miglioramento?
Non lo abbiamo fatto per tutta la partita, serve maggiore continuità. Non serve forzare sempre le giocate o giocare indietro. Con certe squadre serve pazienza, potevamo sfruttare meglio alcune ripartenze, ma nel complesso hanno fatto quello che avevo chiesto.

Forse il limite della Roma è quando sente troppo la partita.
Sì, e qui devo essere bravo io. In Champions ho detto alla squadra che dovevano scendere in campo e divertirsi perché se non giochi di squadra non vinci. 

El Shaarawy e Pellegrini
Sono contento che El Shaarawy è tornato a gol. Riguardo Pellegrini, chi lo conosce ha visto al sua crescita e sa che ha grandi margini dal punto di vista soprattutto della personalità.

[Da Gattuso in collegamento] Un consiglio a Eusebio? Io non devo dargli nessun consiglio, lui è molto più preparato di me. Ha detto bene, partite come quelle col Barcellona vanno giocate a mente sgombra. Complimenti
Grazie Gennaro e complimenti a te.

Di Francesco a Sky

Quarta vittoria di fila, tanti gol fatti e pochi subiti. Sono le situazioni ben orchestrate che fanno la differenza?
Siamo stati bravi ad aspettare il momento giusto. L'unico modo per entrare era creare superiorità numerica sugli esterni. Abbiamo rischiato qualcosina per superficialità. La palla non camminava tanto e c'era vento, questo non ci ha aiutato. Ma dobbiamo crescere in certe situazioni, abbiamo concesso palla al Crotone sugli sviluppi dal basso. 

El Shaarawy aveva segnato un solo gol negli ultimi tre mesi, cosa gli manca per la continuità.
Ho parlato stamattina con lui ed ero convinto che avrebbe fatto una grande prestazione. Penso che ritroverà la nazionale e la continuità.

Dalla Champions al Crotone, non è facile mantenere la concentrazione, lo dimostra il pareggio della Juventus con la Spal. I momenti positivi della Roma coincidono con quando c'è la Champions, è qualcosa di programmato?
Sì, è stata fatta una scelta in questo senso. Rischiando qualcosina magari, ma l'obiettivo è quello. La squadra è in crescita dal punto di vista della prestazione e della continuità. 

Sei contento di aver sorteggiato il Barcellona? Puoi giocare con la mente sgombra e ti confronti con un avversario di grande blasone.
Condivido pienamente. E' fondamentale in questo caso affrontarla con grande spigliatezza. Siamo contenti perché è una fortuna poter giocare queste sfide, lo faremo con entusiasmo. Se partiamo rassegnati non abbiamo possibilità, non mi piace questa mentalità. 

Di Francesco a Roma TV

Vittoria importante, ma qualche distrazione
"Una questione di maturità, era importante portare a casa i tre punti.Ho cambiato tanto, quando perdi tante energie hai bisogno di giocatori freschi. Sono abbastanza contento, anche se in alcuni momenti abbiamo perso troppi palloni, il campo di certo non aiutava".

Qual è stata la parola chiave per la squadra?
"Convinzione e consapevolezza di lavorare insieme, non ci sono individualità, è questa la mentalità che voglio".

Schick?
"Io devo pensare ad allenare la Roma e non le individualità, per come si era messa la gara mi serviva più un giocatore di ripartenza, mentre lui è un giocatore di struttura. Lui deve lavorare e crescere, non arriva dal Real Madrid, arriva dalla Sampdoria, non posso prendere decisioni per far contento qualcuno".

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