Nainggolan operato al dente, a Napoli sarà titolare
Il belga operato in bocca per rimettere l’incisivo. Al San Paolo sarà nell'undici iniziale, ma Di Francesco ne può cambiare cinque
Una questione di denti. Meglio, di dente. Quello saltato a Radja Nainggolan nel corso del primo tempo della partita contro il Milan. Uno scontro aereo con quell'armadio di Kessie, la caduta a terra, una brutta e immediata sensazione in bocca, un incisivo (il sinistro) saltato, il sangue, un breve passaggio fuori campo per poi rientrarci fino al momento della sostituzione, conseguenza anche di quell'incisivo finito sul prato e quindi il fastidio di giocarci sopra, cosa che non è stata una passeggiata di salute. Quel dente saltato è stato alla base degli allenamenti differenziati che il belga ha sostenuto negli ultimi due giorni. Perché dente saltato banalmente vuole dire visita al dentista. E tra lunedì e martedì, Nainggolan è stato più dal dentista che a Trigoria. Si è infatti dovuto sottoporre a un complesso intervento. Necessarie due sedute per risistemare il dente con altrettante anestesie. Due sedute piuttosto prolungate che ieri hanno consigliato staff tecnico e sanitario a far allenare a parte il centrocampista per evitare che anche un minimo contatto potesse far saltare il nuovo dente.
Nessun allarme, comunque, anche se qualcuno potrebbe ironizzare sull'ultimo Nainggolan che certo non sta giocando ai suoi migliori livelli e forse sarebbe il caso che si prendesse un turno di riposo. Non sarà così. Oggi il giocatore tornerà ad allenarsi con i compagni. Il belga sarà regolarmente a disposizione di Di Francesco per la trasferta di Napoli. Ed è assai probabile che il tecnico non rinunci a un giocatore che ha sempre considerato indispensabile nel suo sistema di gioco, sia nel preferito quattro-tre-tre, sia con il quattro-due-tre-uno.
Questo non vuol dire che a Napoli non si vedrà una formazione diversa (speriamo soprattutto nello spirito) da quella moscia e con poche idee che giocato (si fa per dire) e perso contro il Milan. Anzi non è da escludere che il tecnico possa presentarsi con una squadra nuova in quattro-cinque elementi. Uno sicuro di riprendersi il suo posto sulla corsia destra, è Alessandro Florenzi. Che, pure in un momento di forma non proprio ottimale, non può che dare garanzie migliori rispetto a un Bruno Peres che anche contro il Milan ha confermato limiti e amnesie che sporcano sempre le sue prestazioni. È possibile che il ritorno di Florenzi, non sia l'unica novità nella linea difensiva a quattro.
Di Francesco sta ragionando anche sulla coppia di difensori centrali, Manolas e Fazio a cui, nel dopo partita con i rossoneri, ha mandato a dire pubblicamente che il gol subito da Cutrone in buona parte era colpa loro per la mancata chiusura su Kessie che è stata alla base della rete dello svantaggio. Quindi chance per Juan Jesus. Per chiudere il discorso sulla difesa, lo spento Kolarov di questo momento rimane comunque favorito su Silva.
In mezzo al campo insieme a Nainggolan, in una Roma che dovrebbe giocare con il quattro-tre-tre, si rivedrà De Rossi regista con Strootman che completerà il terzetto, considerando che Pellegrini è alle prese con un fastidio muscolare che comunque viene definito di piccola rivelanza al punto che il ragazzo potrebbe essere a disposizione per la panchina.
Di sicuro una novità ci sarà nel reparto offensivo. Ovvero Dzeko si riprenderà il posto di centravanti lasciato a Schick domenica scorsa. Magari con la speranza che il bosniaco si ricordi di come a Napoli, nella passata stagione, fu protagonista di una prestazione da primo della classe, una doppietta che ammutolì il San Paolo. Ai suoi fianchi non si vede il motivo perché Under non possa essere ancora confermato sulla corsia destra. Da decidere invece l'esterno sinistro. La maglia se la giocheranno El Shaarawy e Perotti, con il primo favorito.
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