Sampdoria-Roma, le pagelle: spicca Alisson. Bene anche Schick
Il portierone brasiliano è ancora una volta decisivo, con mani e piedi. Il ceco cambia la partita, Dzeko segna ancora, esordio da sogno per il baby Antonucci
L'imprecisione prima e dopo, Orsato in mezzo, rischiavano di trasformare la serata di Genova nell'ennesima densa di rimpianti e recriminazioni. Poi ci hanno pensato Schick e Dzeko. Proprio loro. Il futuro non ancora sbocciato del tutto e l'incarnazione del recente passato, del presente e - chissà - forse ancora del futuro, a rimettere in piedi la Roma.
ALISSON 7
Ormai non è più una sorpresa il portierone brasiliano. A Marassi concede il bis di San Siro: prima vola sotto l'incrocio a deviare una punizione di Caprari, poi lo ferma anche di piede. Da Porto Alegre vengono solo fenomeni.
FLORENZI 6
Sbaglia tanto nella prima parte, il Capitano di giornata. Ma durante l'assalto finale suona la carica. Un tiro al volo in perfetta coordinazione su cross di Kolarov meriterebbe miglior sorte, ma si spegne a lato di un nulla per una deviazione. A Genova. Con la Samp. Al volo. Con fascia al braccio. Déjà vu. Mancato.
MANOLAS 6
D'accordo, il tocco di fino non fa proprio parte del suo repertorio. Ma ancora una volta sugli attacchi più pericolosi ci mette una pezza in più di un'occasione, in velocità e col fisico.
FAZIO 5,5
Continua il momento di appannamento. A fine gara per poco un suo liscio non combina un disastro, con Florenzi costretto al fallo dal limite. Riposo, comandante.
KOLAROV 5
Dov'è finito l'esterno che rendeva la corsia mancina una fascia di guerra? Da qualche tempo sembra evaporato. Al di là dell'episodio del rigore, in cui è più sfortunato che colpevole.
PELLEGRINI 6
Da fuori area è l'unico a provare il tiro in porta e già solo per questo meriterebbe un encomio. Per un'ora sembra comunque il più dinamico del centrocampo, poi cala alla distanza.
STROOTMAN 6
L'esperimento da regista continua. Orsato ne mina la costanza, fischiandogli tutto contro e nulla a favore (emblematico l'episodio del fallo non visto da cui nasce la ripartenza del rigore). Kevin si innervosisce e il suo grugno per una volta è fin troppo diligente col "signore" munito di fischietto.
NAINGGOLAN 5,5
Il Ninja sottotono sembra un ossimoro. Eppure può esistere. La gara del Ferraris ne è la prova. Incredibile ma vero.
DEFREL 5,5
Volenteroso, generoso, perfino oltre il dovuto: rincorre avversari come fosse un terzino qualsiasi. Ma come fosse un terzino qualsiasi divora pure una divina apertura di Dzeko, complice il campaccio di Marassi.
DZEKO 6,5
La sua partita doveva essere, la sua partita è stata: ma non nel senso che parte del mondo (soprattutto non romanista) si aspettava. Prima del match Monchi annuncia che non è il momento del commiato, non ancora almeno. Il Cigno di Sarajevo entra in campo concentrato e deciso, pure troppo: i suoi alterchi con Orsato sono ad alto rischio. Ma poi al fotofinish ci regala il sacrosanto pareggio, con l'ennesimo gol. Speriamo non l'ultimo.
ÜNDER 6
Per una volta Di Francesco lo schiera a sinistra, e il giovane turco stavolta parte forte, trovando spesso lo spunto col piede buono. Poi lentamente si spegne. Ma la strada è quella giusta.
SCHICK 7
Che Patrik fosse un gioiello lo si sapeva. Che si dovesse attendere di vederlo sbocciare nel suo vecchio stadio forse era destino. Se quello che è stato un recupero della terza giornata si fosse disputato a settembre come da calendario, lui ci sarebbe stato: poi il rinvio della gara, il suo ennesimo ko e la storia ha virato altrove. Ma a Marassi Schick torna a essere chic: dribbling in serpentina, movenze eleganti, palle gol in sequenza offerte ai compagni. In una parola: sfida cambiata dal suo ingresso in campo. Con quel sinistro vellutato fa quello che vuole, pur senza mai andare al tiro diretto, e soprattutto catalizza su di sé l'attenzione di gran parte dei suoi ex compagni, liberando di fatto quelli attuali. Tutto in mezzora. Che poi la partita da amara diventi dolce con lui e Dzeko è quasi una magia. Schickerata.
ANTONUCCI 7
Esordio da sogno: un quarto d'ora d'oro, con gol sfiorato e addirittura assist vincente per Dzeko all'ultimo respiro per l'ultimo diamante del vivaio-miniera romanista.
GERSON S.V.
10 minuti in campo nel finale.
DI FRANCESCO 6
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