Ripartenza Florenzi: «Sarà un'emozione»
«Dopo il secondo infortunio è stata durissima Ringrazio chi mi è stato vicino. Pronto a rivestire la maglia della Roma»
Lui protagonista dello spot per la campagna abbonamenti. Lui, sempre in televisione, che spiega all'ultimo arrivato Patrik Schick cosa sono i tifosi della Roma. Lui, ancora di fronte alle telecamere, protagonista a Sky per un nuovo inizio. Lui che non ne potevamo più di vedere in questo ruolo da testimonial. Per carità, gli spot erano fatti bene, simpatici, coinvolgenti, ma noi Alessandro Florenzi volevamo applaudirlo in campo, con la maglia della sua Roma.
L'attesa è finita. Lo ha ufficializzato ieri Di Francesco, fregandosene di pretattica e affini. Giocherà. Titolare. Esterno destro basso, Brunetto Peres se ne farà una ragione. Giocherà in quel ruolo con cui aveva cominciato a prendere confidenza prima del crociato numero uno lasciato a Reggio Emilia, sul campo del Sassuolo, proprio nel giorno del rientro di Rudiger pure lui, come ti sbagli, reduce da un crociato. Era il ventisei ottobre dello scorso anno. Un rientro atteso 326 giorni. Perché, non richiesto, Florenzi ha subito un crociato bis, stessa gamba, nuovo intervento, un'altra odissea tra riabilitazione, timori, speranze. Ora, come nello spot della pay-tv australiana, il nuovo inizio è tutto suo. Magari pure da capitano visto che è probabile che De Rossi vada in panchina per un turno di riposo dopo un inizio in cui non ha mai tirato il fiato. Un nuovo inizio. Alessandro Florenzi, ai microfoni di Sky, non ha fatto nessun mistero della sua felicità: «Per me è come una rinascita. Riparto quasi da zero. Rigiocherò, dopo l'amichevole con la Chapecoense, la prima partita ufficiale con la mia Roma. Inutile fare giri di parole, sarà una grande emozione».
Non ha nascosto di aver passato momenti difficili. Soprattutto dopo la seconda rottura del crociato quando era arrivato a un passo da un nuovo inizio pure lì: «Il primo mese dopo il secondo infortunio è stato duro. Sono state fondamentali mia moglie e mia figlia. Questa lunga sosta mi ha insegnato il valore del sacrificio e del lavoro, ha raddoppiato l'affetto di chi mi è stato vicino. Grazie a tutti, ora sono pronto per ripartire».
Florenzi ha ritrovato una Roma diversa da quella che aveva lasciato. C'è un nuovo allenatore, un modulo diverso, parecchi compagni che nel passato campionato giocavano in altre squadre. C'è bisogno della sua energia per spingere nuovamente la Roma a competere per il vertice del campionato. In quale ruolo, al momento, è un semplice dettaglio. Del resto il ragazzo di Vitinia non ha mai fatto un problema di posizione. Pur di giocare, è pronto a tutto: «La sfida scudetto si è arricchita. Ci sono Juventus, Napoli, le due milanesi, oltre a noi. Sarà un campionato più equilibrato. Vogliamo esserne protagonisti. Contro il Verona bisogna vincere, i tre punti ci servono. Dobbiamo migliorare, insieme al nostro allenatore lo stiamo facendo».Gli hanno chiesto anche di Totti con cui, secondo qualcuno, Florenzi in tempi recenti ha litigato. E lui: «Sarà un collante importante tra noi e la società. Io però non ci parlo perché abbiamo litigato...». E poi ha cominciato a ridere. Sì, è proprio tornato.
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