Roma-Cagliari, le pagelle: Florenzi piè veloce. Fazio il migliore in campo
Il numero 24 accelera i tempi di gioco e suona la carica anche in attacco. De Rossi rientra da leader, Kolarov regista defilato e “crossmaker”. Perotti: pesa l’errore
Qualcosa è cambiato. La Roma trova il gol che piega il Cagliari negli abissi del recupero. Lo fa al termine di una partita complicatissima, probabilmente la più sofferta (e peggio giocata) della stagione, dopo aver sbagliato un rigore. In altri tempi non avrebbe mai colto i tre punti. Lo fa questa volta. Segnale di arrosto più che di fumo.
ALISSON S.V.
Continua la sua stagione da spettatore non pagante. Anche con il Cagliari non tocca palloni se non con i piedi, ma stavolta comprende che la gara mette è già di suo al cardiopalma e non sfodera numeri da freestyler.
FLORENZI 7
Alessandro Pie' veloce. In una squadra fin troppo compassata è il solo che prova ad accelerare i tempi di gioco. Personali e collettivi. Prova spesso la giocata di prima, anche a costo di incorrere nell'errore, che comunque non trova. Andando anzi spesso a suonare la carica anche in avanti.
MANOLAS 6
Quando c'è da rincorrere è sempre un bel vedere, quando si prende la briga d'impostare molto meno. Double face.
FAZIO 8
Saremo Faziosi. Ma come si fa a non esserlo quando il Comandante regala una vittoria che sembrava lontana come una chimera, per di più nei minuti di recupero? Saremo Faziosi, ma con la minuscola lo sono stati tutti, anche quelli che immediatamente dopo il gol libera-tutti hanno parlato a caldo. E a sproposito. Saremo Faziosi perché si contano sulle punte delle dita le occasioni in cui ci era capitato di esultare così, all'ultimo respiro, e per ben due volte (maledetta/benedetta Var). Quel petto (ma quale mano? dove? quando?) che riprende la respinta di Cragno, prima di scaraventare il pallone in rete e i gufi lì dove meritano, è anche il nostro. In fuori. Da vincenti. Da squadra "cinica". Si dice così, no? Se vale per gli altri, vale necessariamente per noi. Anche di più. Goooo(diamo).
KOLAROV 6,5
Nel primo tempo è l'abituale dominatore, non soltanto sulla fascia di competenza. È sempre dal suo lato che la Roma crea i (rari) pericoli in avanti. Regista defilato, dal suo piede nasce la traiettoria che Fazio trasforma in oro. The crossmaker.
PELLEGRINI 6
Nella prima parte gioca con l'irruenza tipica della sua età e inciampa anche in un cartellino. Poi diventa più lucido, senza rinunciare agli inserimenti, che negli attacchi spuntati sembrano meno influenti. Ma ci sono.
DE ROSSI 6,5
Capitan Roma rientra dopo la pausa forzata col piglio del leader. Solita interpretazione tattica perfetta davanti alla difesa. In una fase di sofferenza ha il carisma (e la classe) per prendere palla dalla propria metà campo e scendere in percussione centrale fino alla trequarti avversaria, riuscendo anche a verticalizzare. Poi gestisce il reparto senza affanni, anche quando passa da tre a due. Riecco i muscoli del Capitano.
NAINGGOLAN 5,5
Sarà la diffida che pende come una spada di Damocle sulla prossima trasferta in terra juventina, sarà una normale serata appannata, fatto sta che la presenza di Radja è meno evidente del solito. O forse sarà solo che quando ha di fronte la sua ex squadra non riesce mai a sfoderare le sue prestazioni migliori. Nostalgia canaglia.
SCHICK 6
Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle larghe. Basta soltanto pazientare un po', dopo tutte quelle settimane di assenze. Il piede sinistro è un pennello di alta scuola e si vede, anche in questa fase di forma non al top.
DZEKO 5,5
Edin è stanco. È pur sempre l'unico giocatore di movimento ad aver giocato tutte le partite stagionali. Che il serbatoio fosse entrato in riserva si era percepito da un po'. Ma con il Cagliari per la prima volta la macchina ha balbettato, senza mai arrivare al tiro. Nonostante tutto, però, il rigore lo ha trovato lui. Umano, troppo umano.
PEROTTI 5,5
Prima o poi doveva accadere che qualche portiere restasse fermo fino alla fine riuscendo a intuire. Il rigore sbagliato pesa come un macigno. E per qualche minuto lo rende nervoso e gli fa sbagliare dribbling che in genere fa a occhi chiusi. Ma prova sempre a saltare l'uomo quando gli spazi si chiudono.
EL SHAARAWY 6
Entra a destra: corsa, tecnica e buona volontà.
STROOTMAN S.V.
Dieci minuti nell'assalto finale.
ÜNDER S.V.
3 minuti più recupero.
DI FRANCESCO 6
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