Virtus Roma, c'è l'enigma per il futuro
Toti dovrebbe pagare 600mila euro per ripartire dai campionati regionali Ma tra momento del Paese e costi sembra improbabile. Solidarietà dalla pallacanestro
Continua a fare molto rumore la cancellazione della Virtus Roma dal basket professionistico, mentre ci si interroga sul possibile futuro. Ne ha fatto solo un piccolo accenno Claudio Toti nell'intervista rilasciata ieri al Corriere dello Sport. Alla domanda se intende pagare la multa di 600 mila euro, che consentirebbe alla società di restare in vita a ripartire da campionati regionali, ha risposto così: «Non lo so. Bisognerebbe però pensare anche al momento economico che sta vivendo il Paese. Dovremo fare un'analisi dei costi che servono per tenere in vita la società». Difficile, comunque, pensare che, non avendo pagato una rata da 35mila euro per restare in A, voglia pagarne 600mila per fare la Promozione. Non è da escludere neanche che si possa aprire una controversia con la Fip, chi vivrà, vedrà.
Anche nella giornata di ieri, non sono mancate testimonianze importanti di figure che hanno avuto una parte importante nella storia della Virtus. Così, ad esempio, si è espresso Alessandro Tonolli, 20 anni in Virtus (tutta la carriera) e capitano dal 2000 al 2012. "Tonno" (oggi ottimo coach di squadre under 19, vincitore anche di uno scudetto) cita Isabel Allende («Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo») e aggiunge: «Ricordi belli, ricordi brutti. Gioie, incazzature, soddisfazioni, sacrifici, sorrisi, pianti. Emozioni sincere, amicizie vere. Tutto questo e molto altro è stata la MIA e la NOSTRA VIRTUS. Niente e nessuno può cancellare i ricordi di ciò che abbiamo vissuto... grazie di cuore amica mia».
Anche protagonisti della recente, e a questo punto inutile, promozione in Serie A, come Aristide Landi e Massimo Chessa, hanno espresso il loro dispiacere. Altrettanto ha fatto Gani Lawal, uno degli "eroi" dell'incredibile cavalcata fino alla finale del 2013. Antimo Martino, oggi head coach a Reggio Emilia e formatosi proprio a Roma, ha detto: «Questa notizia mi provoca tanta tristezza. Mi dispiace per una capitale come Roma, che perde la propria squadra di Serie A. I ricordi sono infiniti: per 10 anni ho letteralmente vissuto all'interno del Palazzetto, perché lì giocavamo, ci allenavamo, e avevamo gli uffici. Ho iniziato lì ad allenare, prima da assistente nelle giovanili, poi capo allenatore fino all'Under 19. Successivamente, la collaborazione con la prima squadra, con due finali scudetto e due Top 16 di Eurolega». Toccante il ricordo di Amar Alibegovic, protagonista del ritorno in Serie A e tra i migliori della scorsa stagione: «Grazie Roma per quello che mi hai dato, per l'esordio in A2 e poi in serie A. Grazie di tutte le emozioni che mi hai fatto vivere, non le scorderò mai! Ti porterò sempre con me! Roma non merita questo!». Ieri ha parlato anche l'assessore allo sport Daniele Frongia: «Con grande dispiacere ho appreso che Virtus Roma si è ritirata dal campionato a causa dei già noti problemi finanziari della società». Così ha commentato sul suo profilo Twitter ufficiale, chiudendo con: «Una grande perdita per la pallacanestro romana e nazionale». Ha poi annunciato una futura intervista radiofonica per tornare sull'argomento. Già, tornare. Succederà mai?
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