L'esame Cantù
Alle ore 17 la Virtus in Brianza con la consapevolezza che sarà dura. Importante non arrendersi presto come invece accaduto a Sassari
Ci sarà da soffrire. Ma questo la Virtus Roma, che scende in campo oggi a Cantù, lo sa fin dall'inizio del campionato. Non deve dimenticarselo, come ha fatto a Sassari, quando si è arresa troppo presto. Campo sempre ostico, quello sardo, così come invece campo di grandi imprese è spesso stato quello di Cantù. Anche se stavolta non si gioca al Pianella, terreno di conquista nell'annata scudetto del 1983, nella Coppa Campioni del 1984 e, recentemente, nelle semifinali del 2013 e nei quarti di finale del 2014. Per ripetersi ci sarà da soffrire, anche se Roma affronta una squadra finora a pari punti. Per il team brianzolo sinora il percorso è stato particolare: i tre successi sono arrivati in sei partite, con il turno di riposo già scontato; due affermazioni inoltre sono arrivate in trasferta, dove per ora i canturini hanno un rendimento migliore di quello casalingo. Non è questa l'unica peculiarità dell'Acqua S. Bernardo; un'altra è rappresentata dall'apporto dal punto di vista realizzativo dei giocatori italiani. Sommando il fatturato del titolare Andrea Pecchia a quello dei ricambi Andrea La Torre, Alessandro Simioni e Yancarlos Rodriguez si ottengono 17.8 punti di media a partita: ossigeno per l'attacco canturino da 69.3 totali a gara, attualmente il meno prolifico del campionato, bilanciato dalla quinta miglior difesa per punti subiti, subito alle spalle delle corazzate Sassari, Venezia, Virtus Bologna e Milano.
Al fianco degli italiani, l'apporto degli stranieri vede diversi elementi ergersi a protagonisti di volta in volta: ultimamente a spiccare è stata l'ala forte Jeremiah Wilson, con 17.3 punti e 6 rimbalzi di media nelle tre gare precedenti a questo impegno. All'inizio invece a far punti è stato la guardia Cameron Young, che ha segnato 38 dei suoi 62 punti totali nelle prime due uscite. Nella quarta e nella quinta giornata di campionato poi si è messo in mostra Corban Collins, scorer dalla panchina che ha onorato il suo ruolo con 26 dei 40 punti segnati in totale sinora. Meno incisivi da un punto di vista numerico sinora gli altri due stranieri: l'ala Jason Burnell e il playmaker titolare, ex Brindisi, Wes Clark. Il maggior impatto nel campionato fino ad adesso è comunque quello di Kevarrius Hayes: presentatosi dopo le quattro annate in Ncaa con i Florida Gators come possibile sorpresa del torneo italiano, sinora si sta facendo valere sotto i tabelloni risultando secondo miglior rimbalzista (8.8 carambole raccolte a gara) e miglior stoppatore (addirittura 2.8) dell'intera Serie A.
Ci sarà da soffrire. Ma questo la Virtus lo sa fin dall'inizio, l'importante è non dimenticarselo.
8/a giornata
Pesaro-Trento, Brescia-Varese, Cantù-Roma, Trieste-Brindisi, Virtus Bologna-Treviso, Cremona-Fortitudo Bologna, Venezia-Sassari, Milano-Pistoia
Classifica
Virtus Bologna 14 Sassari e Brindisi 10 Brescia, Milano, Reggio Emilia, Fortitudo Bologna 8 Roma, Cantù, Varese, Trento, Treviso e Venezia 6 Cremona e Trieste 4 Pistoia 2 Pesaro 0
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