Gasperini e l'Atalanta: tra punti e crescita di valore
Con lui 749 i milioni incassati. Dal 2016 la media è di 1.82 punti a partita, solo tre volte l’Atalanta non è rientrata tra le prime quattro al termine del campionato

(GETTY IMAGES)
Tutte le strade portano a Roma e forse anche quella di Gian Piero Gasperini, che giorno dopo giorno si delinea sempre più in modo chiaro e definito verso la Capitale. Il tecnico dell’Atalanta rimane il candidato numero uno (al momento) per sedersi sulla panchina giallorossa nella prossima stagione.
Dal 2016/2017 Gasperini ha portato l’Atalanta sul tetto d’Europa grazie alla vittoria dell’Europa League dello scorso anno, ma anche grazie all’ottimo rendimento in Serie A, con lo scudetto che per i bergamaschi è diventato un obiettivo concreto. Certo parliamo di un progetto che si trova all’ottavo anno, ma la Dea del tempo non è certo la Roma di oggi.
Rendimento in Serie A
Uno degli obiettivi principali della Roma è quello di rientrare tra le prime quattro in classifica per tornare a giocare la Champions League e per questo i giallorossi vogliono un tecnico che sappia affrontare e tenere un determinato passo nel lungo percorso. Anche in questo caso Gasperini ha nel proprio curriculum questo requisito. Dalla stagione 16/17 solo in 3 occasioni l’Atalanta non è rientrata tra le prime 4, mentre nelle altre annate ha sempre raggiunto questo obiettivo (considerando anche il momentaneo terzo posto di quest’anno). Nel 19/20 e nel 20/21 Gasp ha tenuto una media al di sopra dei due punti a partita (2.05) e se sommiamo tutte le varie medie di queste 9 stagioni otteniamo il risultato di 1.82 punti (è conteggiata anche quella di questa stagione di 2 punti a partita). 333 partite totali da allenatore della Dea con 176 vittorie, 79 pareggi e 78 sconfitte.
L’arte della valorizzazione
Questi fantastici risultati sono stati ottenuti anche grazie all’evoluzione di tanti calciatori che sono passati per Bergamo. Tanti giocatori sono passati da scommesse a star internazionali, come confermano le tante plusvalenze create nel corso degli anni. Koopmeiners (la Dea ha incassato 40.7 milioni in più rispetto a quanto lo aveva pagato), Bastoni, Mancini, Hojlund (acquistato a 20 e rivenduto a quasi 84 milioni bonus compresi), Romero (acquistato dal Tottenham per 52 milioni), Kulusevki e così via. Dal 2017 a oggi l’Atalanta ha incassato poco più di 746 milioni di euro dalle cessioni effettuate durante le varie sessioni di mercato.
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