Nove finali per scrivere la storia: il Lecce di Giampaolo a caccia della salvezza
Al rientro dalla sosta la Roma se la vedrà con i salentini, che puntano al quarto anno consecutivo in A. Il tecnico si affida alla vecchia guardia e Krstovic davanti

(GETTY IMAGES)
Nove finali per i giallorossi. L'inizio, perfetto per descrivere il finale di stagione che attende la Roma, può tranquillamente essere utilizzato anche per il Lecce, che al rientro dalla sosta attende la formazione di Ranieri, sabato alle 20.45 al Via del Mare. Al netto delle similitudini cromatiche, proprio come la Roma la squadra salentina sarà chiamata a dare il tutto per tutto nelle gare che rimangono in questa Serie A.
Il Lecce punta a riscrivere la storia del club, non essendo mai riuscito a salvarsi in Serie A per tre stagioni consecutive. Quest'anno, viste le tante partenze e il cambio in panchina, l'impresa è ancora più difficile, e infatti, dopo aver condotto gli ultimi due campionati senza mai scivolare nella zona retrocessione, i salentini vedono la Serie B distante ora soltanto tre punti. Le quattro sconfitte consecutive nelle ultime quattro giornate (sei nelle ultime otto) hanno riavvicinato la squadra nelle zone pericolose della classifica, a Giampaolo spetta perciò il compito di tirarla fuori come sembrava aver già fatto al suo arrivo. Nonostante la salvezza ottenuta nello scorso campionato, l'avvio disastroso in questa stagione, con 9 punti nelle prime dodici partite, è costato la panchina a Luca Gotti, esonerato dopo la dodicesima giornata. Nel giorno in cui la Roma dava il bentornato a Claudio Ranieri, il Lecce decideva perciò di optare per il cambio in corsa, con la possibilità data a Giampaolo di rilanciarsi dopo le ultime esperienze negative con Sampdoria, Torino e Milan. Da lì due vittorie e un pareggio (acciuffato all'ultimo minuto contro la Juventus) nelle prime quattro partite con il nuovo allenatore, l'unica sconfitta proprio contro la Roma, lo scorso 7 dicembre, all'Olimpico per 4-1. A gennaio la risalita è proseguita, con le vittorie a Empoli e Parma (ultimo successo dei giallorossi, il 31 gennaio) prima del filotto negativo, nel quale si registra l'assurda sconfitta contro il Milan di Conceicao, capace in pochi minuti di ribaltare il 2-0 parziale.
La partita contro i rossoneri è forse lo specchio dei pregi e difetti del modo di giocare di Giampaolo, decisamente più votato all'attacco rispetto al suo predecessore: se Gotti era solito schierarsi con un 4-4-2 (soprattutto l'anno scorso, con Piccoli a far coppia con Krstovic davanti), in cui addirittura il giovane terzino Patrick Dorgu era stato reinventato ala, al suo arrivo Giampaolo ha riorganizzato la squadra con un 4-2-3-1. La difesa è stata probabilmente il punto di forza delle ultime stagioni, con i pilastri Falcone (tifoso romanista), il capitano Baschirotto e Antonino Gallo (accostato alla Roma in estate), ma ha visto dei cambi importanti, con le partenza di Marin Pongracic (che a sua volta aveva sostituito il campione del Mondo Samuel Umtiti) e Valentin Gendrey, oltre a Dorgu, acquistato a gennaio al Manchester United per la cifra record nella storia salentina di oltre 30 milioni di euro. Al posto dei primi due, Dovbyk e compagni troveranno davanti a loro Jean (chiamato a sostituite l'infortunato Gaspar) e Guilbert. In mezzo al campo, rispetto a Gotti, Giampaolo punta su una coppia meno fisica e più tecnica: pesa da questo punto di vista l'assenza di Joan Gonzalez, giovane talento costretto a sospendere l'attività agonistica a causa di un'anomalia cardiaca rilevata nelle visite mediche del precampionato; i titolari, per il momento, sono Coulibaly e Berisha. Sulla trequarti Helgasson è momentaneamente preferito a Rafia, scuola Juventus. Il pacchetto esterni conta nomi di esperienza, come Rebic e Karlsson, e nomi nuovi nel panorama calcistico italiano, ma che stanno facendo decisamente meglio: saranno probabilmente Pierotti e Tete Morente ad affiancare Nikola Krstovic, faro dell'attacco salentino. Il montenegrino, dopo un grande impatto nel nostro campionato, aveva concluso la scorsa stagione e iniziato questa con parecchie difficoltà. Il cambio in panchina - 8 gol in 17 partite con Giampaolo - gli ha restituito nuova linfa.
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