Serie A

Juventus-Roma, è prima vera

I giallorossi all’esame più autorevole con una novità: mai finora si era arrivati all'Allianz Stadium primi in classifica e davanti ai bianconeri

José Mourinho all'Allianz Stadium nella scorsa stagione

José Mourinho all'Allianz Stadium nella scorsa stagione (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
27 Agosto 2022 - 09:00

Per quanto possano contare due sole sfide di campionato, quella che la Roma si appresta a giocare all’Allianz Stadium di Torino (calcio d’inizio ore 18,30, diretta esclusiva Dazn) ha comunque un timbro diverso. Nella sfortunatissima serie di sfide giocate nel nuovo impianto bianconero (una sola vittoria nell’agosto 2020, l’ultima giornata del campionato del primo Covid, ma la Juventus di Sarri era già campione d’Italia), sarà infatti la prima volta in cui si comincerà la partita con la squadra giallorossa prima in classifica e sopra alla Juventus. È già successo un paio di volte di cominciare la sfida invece con la Roma sopra rispetto alla Juventus. Capitò anche l’anno scorso (1-0, gol di Kean). Per la classifica la Roma arrivò guardando gli avversari dall’alto verso il basso anche ai tempi di Fonseca, il 6 febbraio 2021, ma la Juventus aveva la partita con il Napoli in sospeso che poi avrebbe vinto ad aprile: dunque tecnicamente la Roma era sopra, ma virtualmente era sotto. Solo una volta in questi dodici anni, invece, la sfida si è disputata con le due squadre con gli stessi punti e al comando a punteggio pieno, nel 2014/2015, e finì tanto per cambiare con una contestatissima vittoria bianconera, nella sera del violino immaginario suonato da Garcia, dei rigori assurdi di Rocchi, del gol finale in fuorigioco di Bonucci. In assoluto, tanto per dire della difficoltà della sfida, la Roma a Torino con i bianconeri ha vinto appena 9 delle 88 partite disputate. E l’ultimo pareggio arrivò nell’ultima sfida giocata nel vecchio stadio, all’Olimpico (ora Grande Torino): 1-1.

Se si fa insomma riferimento solo alla tradizione, sarebbe meglio restare a casa e risparmiarsi la fatica. Invece non solo il solito corpo compatto di squadra e tifosi s’è messo in viaggio (in 2000 saranno presenti a colorare il settore, ennesimo sold-out), ma l’ambizione stavolta è davvero concreta a prescindere da quelle che saranno le valutazioni arbitrali, come se per una volta non fosse questa la principale preoccupazione. Irrati, il fischietto designato, ha diretto la Roma l’ultima volta proprio a Torino, nell’ultimo atto della scorsa serie A, e nonostante i timori che emersero per la scelta (è di Pistoia, la Fiorentina insidiava un posto europeo alla Roma) la serata scivolò via serena. Ma l’anno scorso l’arbitro toscano finì al centro delle polemiche anche per la sua direzione al Var nel derby d’andata.

Eppure la fiducia stavolta sembra intatta nonostante gli infortuni di Wijnaldum e Zaniolo che hanno tolto alla Roma anche il vantaggio virtuale di cui si sperava di poter godere, alla luce dei precedenti ko registrati a Torino che priveranno Allegri oltre che del lungodegente Chiesa anche di Pogba, Di Maria e Arthur. Così per una volta anche la Juventus non avrà una panchina in grado di sovvertire il senso della partita che si svilupperà nella prima ora di gioco. In attesa entrambi di rinforzi dell’ultimo momento (con i bomber di scorta Milik e Belotti), Allegri e Mourinho si affrontano per l’undicesima volta: le due vittorie bianconere dello scorso anno (l’ingiusto 1-0 dell’andata e il clamoroso 3-4 del ritorno) hanno riequlibrato la bilancia dei confronti, ora assestati a quattro vittorie a testa, con due pareggi. L’ultima vittoria del portoghese fu proprio allo Stadium, 7 novembre 2018, fase ai gironi di Champions, Juventus-Manchester United 1-2 anche un po’ fortunoso, ma così sentito che Mou sfilò davanti ai tifosi juventini che lo avevano fischiato per tutta la gara portandosi la mano all’orecchio e sollevando l’immediata reazione di Bonucci e compagni. Risuoneranno anche stasera i fischi dagli spalti. Ma José non è tipo da farsi intimorire. Ieri in conferenza ha stemperato i toni, per lui è una partita come un’altra. E vale tre punti: un eventuale successo, con l’Inter sconfitta all’Olimpico e il Napoli impegnato a Firenze, aprirebbe scenari piuttosto interessanti...

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