Venezia-Roma, Zufferli se la cava: giuste le interpretazioni in area di rigore
Netto il rigore su Angeliño, corretta la valutazione di arbitro e Var sul tocco di mano di Mancini. Qualcosa da rivedere nella gestione dei cartellini
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(GETTY IMAGES)
Questa volta Zufferli se la cava. A Venezia la Roma trova per la terza volta in stagione l’arbitro della sezione di Udine dopo Roma-Empoli (1-2, con polemica per il contatto su Shomurodov nel finale) e il più recente Roma-Genoa (3-1, accompagnato comunque da polemiche per il rigore netto non assegnato a El Shaarawy).
Decisioni corrette da parte di Zufferli durante la gara con il Venezia, con qualche incertezza dal punto di vista disciplinare. Due gli episodi chiave: al 13’ del primo tempo tocco di mano di Mancini nella propria area su un tiro ravvicinato di Yeboah. L’arbitro e il Var vedono e giudicano troppo repentino il contatto e vicino al corpo il braccio di Mancio. Si prosegue tra le proteste dei veneti. Al 10’ del secondo tempo, invece, il fallo è nell’altra area: Angeliño entra dal vertice sinistro e anticipa Marcandalli che lo aggancia sul piede. Rigore netto.
Giusto qualcosa da rivedere nella gestione dei cartellini. Nel primo tempo Gourna-Douath viene ammonito per intervento rude su Zerbin e pochi secondi dopo fa ammonire Fila. Come accade a Dybala con Candé, ma al 29’ Zerbin è graziato dal giallo (su Rensch) e, nel secondo tempo, stessa fortuna per Fila (sarebbe stato il secondo) al 18’ per una gomitata su Ndicka. Giusta la sanzione per Cristante su Oristanio al 15’ e per Celik su Zerbin al 23’.
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