Obrenovic senza cartellini, all'Olimpico vince la tolleranza
Tra Roma e Eintracht è Saelemaekers il solo ammonito, poi il bosniaco permette un po' tutto e grazia Tuta e compagni. Gara senza episodi contestati
Obrenovic come l’avevamo già visto. L’arbitro bosniaco rispetta le previsioni e si conferma un fischietto molto permissivo, ai limiti del troppo. Una direzione di gara all’inglese, si direbbe con un po’ di superficialità. Ma che rischia anche di far incattivire una partita con un ritmo abbastanza alto ma tutto sommato corretta, anche se i tedeschi hanno esagerato qua e là.
Obrenovic però sembra aver dimenticato i cartellini nel taschino. Quanto meno dal 6’ del primo tempo in avanti. Sì, perché al 5’ sanziona Saelemaekers con il cartellino giallo per un tocco malizioso a frenare la corsa in ripartenza di Bahoya.
Al 7’ l’abbaglio forse più curioso: Tuta al limite dell’area sgambetta Pellegrini. Per il bosniaco non è neanche fallo. All’11’, se il metro il giallo a Saelemaekers, manca il cartellino a Skhiri, intervento su Koné a centrocampo mezza ripartenza. Poi al 26’ è ancora la volta di Tuta, stavolta su Dybala al limite dell’area. Fallo sì, ma giallo. Due minuti dopo altro abbaglio: Theate entra su Paredes, ma il fallo secondo Obrenovic è dell’argentino.
Nel secondo tempo fa meno danni, resta il metro, quanto meno coerente, della tolleranza. Certo è che Tuta almeno un’ammonizione l’avrebbe meritata per i suoi ripetuti interventi.
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