Bologna-Roma, due mani "moderne". Ai giallorossi manca un rigore televisivo
L'arbitro Abisso e il Var non vedono il tocco di Miranda su Saelemaekers in area di rigore sullo 0-0. Giusti i rigori concessi per due falli di mano
Poteva fare peggio, ma anche meglio. Rosario Abisso arbitra con una discreta autorità la gara fino al 33’ quando non si accorge del rigore su Saelemaekers. Sì, perché lo diciamo forte e chiaro: nel calcio che abbiamo imparato a guardare e a giocare da bambini il tocco di Miranda sul belga che lo anticipa in area di di rigore difficilmente lo consideravamo rigore. Eppure da quando la tv è entrata nelle case degli spettatori e soprattutto da quando c’è il Var, eccome se è rigore. C’è un tocco lieve, dicono, e ci sta. Ma siamo alle solite, è uno di quei rigori che si vede concedere. Al Var, però, Sozza e Serra tacciono. C’è una nuova linea a non concederli? Non sarebbe male tracciarla a inizio campionato, semmai, e non a metà per falsarlo meglio.
E andiamo ai due rigori invece concessi, falli di mano “moderni”: al 18’ della ripresa sul risultato di 1-1 arriva un fallo di mano di Manu Koné che salta col braccio alto per contendere il pallone a Holm e contemporaneamente Pellegrini abbraccia Odgaard. Pochi dubbi, ma il rigore viene concesso subito da Abisso. Che deve arrivare al Var in pieno recupero, dall’altra porta, in pratica all’ultima azione, quando su azione d’angolo Lucumi spingendo Ndicka stoppa col braccio largo la palla. Rigore per la Roma. Buona la gestione delle sanzioni: 4 gialli per i padroni di casa e uno, per Mancini, per i giallorossi.
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