Var & eventuali

Como-Roma, Rapuano va subito in confusione e non si riprende mai

Gara insufficiente del fischietto di Rimini: si fa sfuggire la gara e inizia a ammonire tardi. Manca un "rigorino" alla Roma, ma Ranieri aveva avvertito i suoi...

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
15 Dicembre 2024 - 20:44

Cosa ci si aspettava da Rapuano? Esattamente quello che abbiamo visto a Como. In una serata in cui la Roma ancora una volta in stagione sparisce dal campo ci si mette anche il direttore di gara. «Seguite l’arbitro - ho detto ai ragazzi - non si sa mai quando è fallo loro o nostro», parole "da Ufo", forse, quelle di Ranieri, per un arbitro di Serie A, ma che la dicono tutta. Rapuano "perde" subito la partita: al 12’ Koné è trattenuto da Engelhardt in maniera plateale e lui decide di applicare un regolamento di un altro pianeta, a proposito di Ufo. Niente giallo. Tanto sbaglia che al 17’ “compensa” e grazia Hermoso che su Belotti è in ritardo e lo trattiene. Paghi due e porti via tre.

Al 24’ Kempf interviene su Dybala al limite dell’area: «È schiena e spalla, non spalla e spalla», prova a spiegare Ranieri a Rapuano. Nulla. Amen. Poco dopo tocco di mano in area di Kempf su cross di Dybala. Il braccio non è attaccato al corpo ma neanche troppo largo. Serra, sì, proprio lui, non richiama Rapuano. Sarebbe un rigorino, ma non è “niente”. Si va avanti, per modo di dire. Al 46’ Goldaniga si prende il giallo per allontanare palla sul fallo laterale con Elsha. Poi fine primo tempo.

Nella ripresa festival di gialli, come fosse cambiato il regolamento: al 54’ per Le Fée su Fadera, al 60’ per Belotti per un sandwich Engelhardt su Saelemaekers, al 67’ per Vanderbert per una “trattenutina” su Dybala. Poi è il turno di Da Cunha al 78’ su Soulé. All’89’ per Kone che stende Celik e al 95’ per Gabrielloni perché allontana la palla prima di una punizione di Mancini.

Altri due episodi: al 90’ Pellegrini steso al limite dell’area (dall’azione seguente nasce il gol del vantaggio del Como) e si prosegue e al 92’ Pisilli reclama un rigore, ma stavolta il gomito di Sergi Roberto è davvero attaccato al corpo e Serra può rimanere tranquillo davanti alla tv di Lissone.

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