Poca gloria per Guida il permissivo: il primo giallo della gara è a Dybala...
Hien e Kolasinac fanno di tutto ma i cartellini arrivano a un quarto d'ora dalla fine. La Joya perde la pazienza e va sul referto. Zaniolo, spogliarello e sceneggiata
Per comprendere il giudizio sul signor Guida di Torre Annunziata bisognerebbe partire dalla premessa: cosa ci si aspetta dal signor Guida di Torre Annunziata? Nulla, anzi, solo quello che abbiamo visto all’Olimpico durante Roma-Atalanta. Un arbitraggio sotto la media. Una conduzione di gara insicura e permissiva, soprattutto con gli atalantini, una gestione del cartellino un po’ sui generis, se si pensa che il primo ammonito è stato Dybala all’8’ del secondo tempo per eccesso di foga nel voler riprendere un pallone a gioco fermo e un’accennata protesta (che Guida giudica da trenta metri di distanza...). Prima (e dopo) di questo ampia tolleranza alle sbracciate e alla fisicità spesso oltre i limiti di Hien e Kolasinac, ammoniti rispettivamente solo al 77’ e 87’ per falli (finalmente evidenti anche per Guida) su Koné e Soulé.
Gli altri ammoniti: Zaniolo per l’intelligente spogliarello dopo il gol del 2-0 all’89’ (che gli sarebbe potuto costare caro se un altro arbitro, magari di un’altra galassia, avesse voluto accorgersi della sceneggiata sulla carezza di Paredes poco dopo...) e El Shaarawy, in ritardo su Djimsiti nel recupero.
Insomma, Ghisolfi prima della partita ha tuonato e chiesto rispetto, ma continua a piovere anche sotto l’ombrello.
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