Te la ricordi quella

Te la ricordi quella? Roma-Torino 3-1 e la prima cosa bella

Domani sera Juric sfida Vanoli. Il 10 maggio 2003 la doppietta di Cassano e il primo gol di De Rossi, con Sensi che chiede: «Ha segnato il ragazzino?»

L'esultanza di Daniele De Rossi in Roma-Torino 3-1 del 10 maggio 2003

L'esultanza di Daniele De Rossi in Roma-Torino 3-1 del 10 maggio 2003

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
30 Ottobre 2024 - 18:01

Prosegue la rubrica "Te la ricordi quella?". Prima di ogni partita di campionato della Roma, ripeschiamo un precedente storico per risultato, momento, contesto o romanismo. Oggi torniamo indietro di oltre vent'anni, con Roma-Torino 3-1, del 10 maggio 2003.

La prima cosa bella. Il tuo sorriso giovane, sei tu. Una delle poche cose belle di una stagione travagliata, che finisce tra la contestazione della Sud verso la proprietà, la Roma che vivacchia a metà classifica lontana dalla zona coppe e, soprattutto, anni luce dal primo posto che, meno di due anni prima, era roba nostra. Questo è stato il primo gol di Daniele De Rossi con la maglia della Roma. Alla prima da titolare con la maglia della Roma. Un fulmine biondo in un cielo poco sereno.

Il 10 maggio 2003 all'Olimpico arriva il Torino di Giacomo Ferri, che di quel Toro è il sesto allenatore stagionale (il quarto diverso, visto che tanto Ulivieri quanto Zaccarelli sono stati chiamati ed esonerati per due volte) e non può fare altro che accompagnare i granata ad un'ormai scontata retrocessione. Dall'altra parte, Capello cerca la terza vittoria consecutiva, dopo i successi su Milan e Reggina che hanno il sapore più che altro di reazione d'orgoglio, per una squadra costruita e pensata per vincere lo Scudetto e che si ritrova ottava in una Serie A a 18 squadre. Il pronostico è tutto dalla nostra parte, tanto da portare Capello a fare qualche rotazione. Dopo tanti buoni spezzoni di gara, è arrivato il giorno giusto per premiare il diciannovenne De Rossi con la prima da titolare.

Totti è indisponibile e Capello schiera un 4-5-1 con Cassano unica punta. In difesa, davanti a Pellizzoli, giocano Zebina, Samuel, Dellas e Candela. La linea a cinque in mezzo prevede Tommasi e Guigou larghi, De Rossi e Lima intermedi e Emerson al centro. La partita segue l'umore delle due tifoserie presenti, s'adagia in una prima mezz'ora noiosa, fino al lampo di Cassano al 32'. Lima da sinistra lascia partire un cross teso, Antonio anticipa tutti di testa (sì, di testa) e la manda all'angolino più lontano. 1 a 0. Cassano fa Cassano, genio e sregolatezza in egual misura, per esultare stacca dal terreno la bandierina che divide la Monte Mario dalla Nord e la sventola. Pieri lo ammonisce.

Verso la fine del secondo tempo Antonio ne fa un altro, seguito dall'inutile 3-1 di Frezza, ma la cosa più importante succede all'inizio della ripresa. Dopo 10 minuti De Rossi, con la numero 27 sulla schiena, riceve la palla da sinistra, la controlla col destro e alza la testa. È lontanissimo dalla porta, ma sullo sfondo c'è il suo logo dell'anima, che è lo stesso di ogni altro romanista: la Curva Sud. Dopo averla accarezzata, la palla, calcia forte, fortissimo, lei prende il palo della porta difesa da Sorrentino e entra. Gol. Il primo. Alla prima da titolare. L'Olimpico esulta, in tribuna il presidente Sensi si alza e chiede: «Ha segnato il ragazzino?». Sì, ha segnato il ragazzino. Non è ancora tempo di vene gonfie e baci, quello arriverà. È il tempo della gioia più genuina, quella della giovinezza. Le braccia si allargano a volerlo abbracciare quel momento, il viso esplode in un sorriso pieno, vero, sincero. La prima cosa bella. Il tuo sorriso giovane, sei tu.

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