FOTO - Roma-Benevento: il gol di Dzeko, nato dalla prodezza di Mirante
Analisi della rete del momentaneo 2-1: tutto nasce da una radicata mentalità offensiva. Mkhitaryan calibra perfettamente la parabola partita dai piedi del numero 83
Anche la prodezza tecnica di Mirante che ha portato al gol del 2-1 di Dzeko nasce da una radicata mentalità offensiva:
1 - Appena entrato in possesso del pallone, il portiere giallorosso guarda gli attaccanti per sfruttare la possibile transizione, si ferma persino un attimo, per evitare di colpire Spinazzola, e poi lancia nello spazio
2 - La parabola è perfettamente calibrata per servire Mkhitaryan in un 2 contro 2 con Dzeko contro Foulon e Caprari (lasciato a protezione di eventuali ripartenze, scelto evidentemente da Inzaghi per la sua velocità)
3 - Ma Caprari non è certo un difensore e nello sviluppo dell'azione, con Miky che punta l'avversario e Dzeko che si smarca fuori linea, non sa come posizionarsi e non sceglie né di coprire lo spazio né di marcare l'avversario. Così l'armeno lo infila internamente
4 - Il resto lo fa il centravanti bosniaco, abile ad aprire il piattone e a battere Montipò scegliendo il palo più lontano
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