La panchina d’oro oggi a Inzaghi e a Ranieri
Il tecnico nerazzurro ha già vinto il trofeo lo scorso anno, l'allenatore giallorosso non lo ha mai conquistato in carriera. Assegnate un premio speciale a questi due signori

(GETTY IMAGES)
Il paradosso di questa stagione calcistica (proprio questa, in particolare) è che i due allenatori che si affronteranno domenica alle 15 a San Siro oltre ad essere tra i migliori tecnici espressi da questo campionato (con Conte e Italiano) sono di sicuro anche i due che hanno maggiormente da perdere qualora - anche al di là degli effettivi demeriti - dovesse andare storta proprio la partita di domenica. Il paradosso di Inzaghi, tecnico dell’Inter, è che dopo una stagione oggettivamente strepitosa, ha appena perso la possibilità di giocarsi la Coppa Italia, e ora è atteso dal Barcellona in semifinale di Champions League e in più non deve lasciare punti in campionato per non correre il rischio di arrivare secondo dietro al Napoli di Conte, il quale invece se arrivasse secondo avrebbe comunque fatto un miracolo e tutti gli sarebbero in ogni caso riconoscenti. Come per Italiano: dove arriva arriva il Bologna, il suo trofeo personale l’ha già vinto e la gente sarebbe comunque felice. Per Inzaghi sarebbe diverso. Se l’Inter dovesse finire la stagione con zero tituli (cit), e magari il Milan chiudere con due (Supercoppa e Coppa Italia), rischierebbe di bruciare in due settimane quanto di buono costruito in dieci mesi di straordinario lavoro e finirebbe di sicuro dietro al banco degli imputati.
Si potrebbe obiettare che è il destino di ogni allenatore di vertice. Ma non è così. È difficile fare così bene e poi rischiare di bruciare tutto in poche ore, facendo svanire ogni effetto benefico tra un possibile triplete fino a ritrovarsi a zero. Fino a mercoledì pomeriggio Inzaghi è stato ai vertici di tutto: della Coppa Italia, della Champions League, del Campionato. Ora non ha più certezze su nulla.
E che dire di Ranieri? Da quando è diventato allenatore della Roma ha fatto dei miracoli: ha una media punti da secondo posto in campionato (con una rosa per giudizio unanime da quinto, sesto posto), ha una striscia di 17 partite utili consecutive, è l’allenatore che ha fatto più punti nel girone di ritorno. Eppure potrebbe bastare una sconfitta con l’Inter (in ossequio al pronostico) per vedere vanificare quasi del tutto la prospettiva di riportare la Roma il prossimo anno in Europa. Certo, a lui nessuno potrebbe rimproverare nulla, ma per chiunque abbia a cuore le sorti della squadra sarebbe un durissimo colpo da sopportare.
Ecco allora che ci sentiamo di rivolgere un appello al Settore Tecnico che coordina la votazione per la Panchina d’Oro di questa stagione: assegnate un riconoscimento speciale sin da oggi a questi due signori per quello che hanno fatto quest’anno. Inzaghi peraltro il trofeo (assegnato dai tecnici di A e B) l’ha vinto lo scorso anno, Ranieri invece addirittura non l’ha mai conquistato, nonostante una carriera stellare. Forse è il momento di porre rimedio. Senza aspettare il risultato raggiunto. Per una volta in Italia facciamo un’eccezione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA