Roma-Braga: ora giù per la discesa, senza toccare i freni
Arriva il club portoghese in Europa League, dopo il Lecce è indispensabile una conferma
Come se non fosse successo niente, perché in fondo niente è successo. Come se non avessimo intravisto un barlume di squadra in quelle fiammate contro il Lecce. Come se nessuno fosse stato colpito da quella manovra così fluida, dagli attacchi tambureggianti, dai gol segnati e da quelli sfiorati, dalle trame di gioco d’improvviso così fluide, sicure, elettrizzanti. Roma-Braga di questa sera (calcio di inizio ore 18.45, telecronaca esclusiva su Sky, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) va affrontata come se fosse l’ultima partita dell’umanità, come se davvero non ci fosse un domani, come se non ci fosse stato neanche, ieri, quel successo che ha rimesso il calcio al centro del villaggio. Dammi tre punti (senza chiedermi niente), è un titolo che Il Romanista potrebbe fare da oggi fino all’ultimo giorno di questa stagione perché dopo la gara di questa sera, un domani ci sarà e sarà migliore se la Roma dovesse continuare stasera nel solco appena abbozzato con il Lecce. Vincendo.
Sembra l’alba di un giorno nuovo, presto sarà anche un anno nuovo e con esso riusciremo magari a dimenticare le troppe cose brutte che hanno inquinato le poche cose belle che questo 2024 ci ha regalato. Ad accompagnarci nell’epilogo dell’anno è il Babbo Natale più amato, è un allenatore illuminato e gentile, che nelle sue asprezze (e magari ce ne sono, da Pellegrini a Soulé, da Cristante a Le Fée) trova sempre il modo per ammorbidire gli angoli senza che nessuno se ne abbia a male, senza che nessuno possa sporcare questa tela bianca su cui lui vuole disegnare proprio una forma nuova, il progetto di una squadra capace di proiettarsi nel futuro, tenendo il passo delle ambizioni dei tifosi. Il clima volge al sereno, le conferenze stampa della vigilia di Ranieri sono prive di spigoli, non c’è argomento spinoso, c’è solo il suo faccione rassicurante e quella risata calda che induce chiunque a pensare che ad ogni problema corrisponda una soluzione. Anche alla classifica dell’Europa League, ad esempio. Questa nuova formula non raccoglie tanti favori, ma consente indubbiamente alle squadre dal cammino incerto di non perdere tutti i treni.
Alla Roma - impastoiata al ventunesimo posto, un solo punto sopra il baratro delle eliminande - sembra precluso solo quello della prima classe: in seconda c’è ancora dentro e i tre punti di stasera potrebbero spedirla anche nelle poltrone più accoglienti. Le prossime due gare si giocheranno ad Alkmaar con l’Az (attualmente un punto sopra la Roma) e all’Olimpico con l’Eintracht di Francoforte (prima in classifica, al momento). Sei punti tra stasera e l’Olanda dovrebbero consentire alla squadra giallorossa, a prescindere dall’esito dell’ultima gara, di terminare in classifica tra color che sono sospesi, quelli che per passare agli ottavi dovranno prima vincere il playoff. Considerando la falsa partenza, è un compromesso accettabile. Per i bookmakers del resto la partita di stasera è alla portata dei padroni di casa: 1,70 la quota media per la vittoria, 3,80 per il pareggio, 4,80 quella della sconfitta. Non ci sarà soldout, ma quasi: niente male considerando il freddo, l’orario pomeridiano e il giorno feriale. Noi. Siamo. La. Roma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA